A un anno e mezzo esatto di distanza dalla tragica morte di Halyna Hutchins, cala il sipario sulla vicenda giudiziaria che vedeva coinvolto Alec Baldwin. O almeno in parte. La procura del New Mexico ha fatto cadere l'accusa di omicidio colposo, che pendeva sull'attore americano in seguito alla morte della direttrice della fotografia sul set Rust causata dalla pistola, che Baldwin teneva in mano al momento del tragico incidente. Ora il processo rimane aperto con una sola imputata, Anna Gutierrez-Reid, l'armaiola che doveva occuparsi della sicurezza delle armi in uso sul set cinematografico. Lei, come Baldwin, si era dichiarata non colpevole.
I due nuovi procuratori distrettuali, nominati lo scorso marzo in seguito alle dimissioni del precedente procuratore, hanno stabilito che Alec Baldwin non è responsabile della morte della Hutchins. "Incoraggiamo un'indagine come si deve sui fatti e le circostanze di questo tragico incidente", hanno dichiarato Luke Nikas e Alex Spiro, gli avvocati di Baldwin, quando hanno appreso la notizia che il loro assistito era stato scagionato da ogni accusa. Il divo di Hollywood era stato incriminato ufficialmente lo scorso gennaio e rischiava, in caso di condanna, fino a diciotto mesi di reclusione in una prigione del New Mexico. Lo scorso ottobre, Baldwin era stato prosciolto anche da un'altra accusa, sempre per omicidio, nella causa intentata alla troupe di Rust dalla famiglia Hutchins, ma il marito della donna aveva ritirato la denuncia ottenendo un accordo tra le parti.
"Rust", si torna sul set
Alec Baldwin torna dunque sul set alleggerito di un'accusa, che inevitabilmente si sarebbe ripercossa sul proseguo delle riprese del film Rust, che erano state sospese un anno e mezzo fa a causa della tragedia consumatasi sul set. Il 22 aprile ci sarà un nuovo ciak, questa volta in Montana, e l'attore statunitense sarà ancora il protagonista del film, diretto dal regista Joel Souza (anche lui rimasto ferito nel drammatico incidente del 22 aprile 2021) con Matthew Hutchins, il vedovo di Halyna, nelle vesti di produttore esecutivo del progetto cinematografico. Per quanto riguarda la troupe e le regole che verranno seguite sul set per scongiurare ogni tipo di incidente, la casa di produzione del film ha voluto chiarire tutto in una nota ufficiale.
"La produzione continuerà a utilizzare i membri della troupe del sindacato e impedirà l'uso di armi vere e di qualsiasi tipo di munizioni", ha dichiarato Melina Spadone, avvocato della Rust Movie Productions, che è finita al centro di un altro processo giudiziario intentanto da alcuni tecnici che si trovavano sul set al momento del dramma.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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