"Le condizioni sono serie". L’operazione all’addome di Kate tra dubbi e paure

Da quando Kensington Palace ha diffuso la notizia dell’intervento subìto da Kate le indiscrezioni, le ipotesi più disparate e i dubbi si susseguono senza soluzione di continuità

"Le condizioni sono serie". L’operazione all’addome di Kate tra dubbi e paure

Il 17 gennaio 2024 Kate Middleton è stata operata all’addome nella London Clinic. Non sono stati resi noti i dettagli relativi al ricovero e all’intervento, incertezza che ha favorito la diffusione di teorie e indiscrezioni che, almeno per ora, non sono state né confermate, né smentite. Tra queste vi è l’ipotesi di isterectomia, mentre Kensington Palace ha fatto sapere che la situazione medica della principessa non ha nulla a che fare con il cancro. Un’ora dopo la diffusione dell’annuncio del ricovero di Kate, il Palazzo reale ha reso noto che Carlo III dovrà sottoporsi a un trattamento per la prostata ingrossata. Qualcuno sostiene che la concomitanza delle due notizie non sarebbe stata casuale, bensì una scelta mirata a distogliere l’attenzione dal problema di Kate che, secondo la Bbc, sarebbe piuttosto “serio”.

La nota ufficiale

La notizia ha fatto il giro del mondo in pochi minuti: “Sua Altezza Reale la Principessa del Galles è stata ricoverata in ospedale ieri per un intervento programmato all’addome”, ha reso noto Kensington Palace in un comunicato datato 17 gennaio 2024. La principessa del Galles è stata ricoverata alla London Clinic il 16 gennaio e operata il giorno successivo. I motivi dell’intervento, per espresso desiderio di Kate, sono ignoti. La totale riservatezza, la lunga degenza in ospedale, “dieci o quattordici giorni” e la lunga convalescenza che, spiega il comunicato, durerà fin dopo Pasqua, ha allarmato i tabloid, gli esperti reali e il pubblico. Le condizioni di salute di Kate sarebbero “serie”, sostiene la Bbc, delicate, ma non gravi, almeno stando alle indiscrezioni trapelate finora. Comunque sia sono ore di ansia per il Regno Unito. L’incertezza alimenta i dubbi, trasformandoli in ipotesi più o meno attendibili che non trovano alcun riscontro concreto.

“Non è cancro”. L’ipotesi isterectomia

Kensington Palace si è affrettato a spiegare che, per fortuna, l’operazione di Kate non è dovuta a un cancro. Notizia che rassicura molto l’opinione pubblica ma, nello stesso tempo, lascia un buon margine per i sospetti. In queste ultime ore sui tabloid si è concretizzata un’altra possibilità: l’isterectomia. Non c’è nulla che possa escluderla, ma neppure confermarla. In ogni caso rimarrebbero ignote le cause. Il Daily Mail riprende quest’ipotesi, ma fa anche altre supposizioni, dall’ernia alle cisti ovariche. L’Express non esclude il prolasso rettale (fuoriuscita di una parte dell’intestino retto), la resezione intestinale (asportazione di un tratto dell’intestino) e la colectomia (rimozione totale o parziale del colon). In realtà il campo delle patologie che possono richiedere un intervento chirurgico all’addome è ampio. Senza altri indizi è impossibile trovare una risposta certa.

William rivede la sua agenda

Kate “si sta riprendendo”, ha detto il Times, facendo tirare a tutti un sospiro di sollievo. Il principe William è rimasto accanto alla moglie, posticipando i suoi impegni e confermando, come ha dichiarato al Mirror la biografa Ingrid Seward, di essere "il marito ideale...incredibilmente collaborativo". Il tabloid scrive anche: “Il Principe di Galles potrà andare a trovarla in ospedale, comunque ogni visita dopo le 9:30 di sera dovrà essere approvata…È improbabile che la principessa Charlotte, il principe George e il principe Louis potranno incontrare la madre durante la degenza, poiché le visite di bambini non sono consentite”. Alle 12:35 (ora di Londra) del 18 gennaio 2024, ha rivelato il Telegraph, l'erede al trono è stato avvistato alla guida di una berlina mentre lasciava la London Clinic.

La “maledizione” di Diana

L’intervento di Kate ha scombussolato i suoi fan e tutto il regno. La principessa è popolare, molto amata, rappresenta la nuova monarchia, è sempre stata ligia ai suoi impegni, leale, devota, impeccabile. Sembrava quasi che nulla potesse, né dovesse scalfirla. Ma naturalmente è un’illusione, un’idealizzazione. Kate è soprattutto un essere umano e come tale soggetto agli alti e bassi della vita. Qualcuno, anche sul web, avrebbe accostato la condizione della futura Regina a quella di Lady Diana, riflettendo sul fatto che le due principesse, oltre al titolo, potrebbero avere in comune una salute fragile. Il ragionamento è sbagliato. O meglio, non è un ragionamento, è una forzatura: Diana aveva dei disturbi alimentari, Kate avrebbe un altro tipo di problemi, almeno da quanto trapela. Su queste basi così scarne non è possibile fare confronti, che sarebbero lo stesso poco opportuni. È come se alcuni volessero insinuare che essere principessa del Galles non porterebbe poi una gran fortuna. Un’enorme sciocchezza, naturalmente. Liberiamo il campo da queste superstizioni, che non giovano all’evoluzione dell’intelligenza e atteniamoci ai (pochi) fatti.

“La speranza della monarchia”

“Penso che William e Kate siano la grande speranza della monarchia per il futuro”, afferma all’Express l’esperta Pauline Maclaran, aggiungendo che per il popolo sono “figure glamour”, che un giorno saliranno al trono “con idee giovani e saranno gli innovatori. Sono una parte molto, molto importante della monarchia che guarda avanti”. La notizia dell’operazione di Kate ha colpito il popolo britannico proprio in questa sua speranza nel futuro. Dopo aver perso la colonna portante della Corona, ovvero la regina Elisabetta, gli inglesi hanno riposto le loro aspettative in William e Kate. È normale che ora temano di vedere indebolita l’istituzione e l’incertezza sulle condizioni di salute della principessa non fa che acuire i timori. Molte delle paure si dissiperanno solo quando Kate tornerà in pubblico.

The London Clinic

The London Clinic, in cui è stata ricoverata Kate, è l’ospedale privato più grande della capitale inglese. Una clinica lussuosa ed esclusiva, vicino a Regent’s Park, nell’elegante Marylebone, che ha avuto tra i suoi pazienti il principe Filippo, Clement Attlee, J.F. Kennedy, Augusto Pinochet ed Elizabeth Taylor. Lo staff medico e le cure sono di altissimo livello. Naturalmente ora la struttura è presidiata da agenti che tengono a bada i curiosi, ma la privacy dei pazienti è sempre garantita, come è giusto che sia. Al Mirror un parente di uno dei pazienti ricoverati racconta: “L’edificio è splendido, come un hotel esclusivo nel centro di Londra. Le lussuose camere private con bagno interno sono dotate di articoli per l’igiene personale firmati e asciugamani morbidi. I pasti sono serviti in camera, sotto una cloche e lo staff è estremamente premuroso. È un altro mondo rispetto al servizio sanitario nazionale”.

Problemi di salute anche per Re Carlo III

Un’ora dopo l’annuncio dell’operazione di Kate Middleton, lo scorso 17 gennaio, Buckingham Palace ha emesso una nota ufficiale altrettanto sconcertante: la prossima settimana Carlo III verrà sottoposto a una “procedura correttiva” per la prostata ingrossata. Una terapia per una “patologia benigna, come capita a migliaia di uomini ogni anno. Gli impegni pubblici di Sua Maestà saranno rinviati per un breve periodo di convalescenza”. Una condizione non preoccupante, come garantisce anche l’esperta Angela Levin a Gb News: “[Il Re] è un uomo sano. Mangia bene, fa molto esercizio, tornerà presto, ne sono sicura”. Il sovrano sarebbe “in buona forma”, assicura anche la Bbc. Il 18 gennaio 2024, durante una visita ad Aberdeen, la regina Camilla ha confermato: "Sta bene...non vede l'ora di tornare al lavoro". A proposito di doveri reali secondo l’Express Carlo avrebbe intenzione di “continuare a lavorare anche in ospedale”. Al Sunday Times l’esperta Roya Nikkhah precisa: “Ai Consiglieri di Stato non è stato richiesto di sostituire il Re la prossima settimana, mentre è in ospedale…ciò significa che Carlo si aspetta di riuscire a lavorare agli affari di Stato come sempre”.

Due comunicati a confronto

Alcuni ritengono che la nota ufficiale riguardante Carlo III sia stata pubblicata lo stesso giorno e a poca distanza da quella relativa alla salute di Kate per distogliere l’attenzione dalla situazione delicata di quest’ultima. Non è detto e, se fosse così, l’obiettivo non sarebbe stato raggiunto, vista l’eco mediatica dell’operazione della principessa. Sua Maestà avrebbe dato più dettagli sulla sua condizione per sensibilizzare e incoraggiare altri uomini a fare i dovuti controlli. Carlo ha infranto la tradizione della privacy totale sulla situazione medica dei membri della Casa Reale che, non dimentichiamolo, è un affare di Stato. Anche questo può rientrare nell’ambito della modernizzazione della monarchia, anzi, proprio dell’umanizzazione della royal family. A Gb News Martin Daubney dichiara: “Aprirsi su questioni simili è davvero una cosa nobile da fare. Parlare pubblicamente della…salute ci incoraggia a pensare alla nostra situazione”. Ciò non significa che Kate sia da biasimare. Per prima cosa la maggiore o minore riservatezza è una scelta personale e deve essere rispettata. Inoltre non è vero che non sappiamo proprio nulla della principessa: Kensington Palace ha escluso l’ipotesi del cancro e ha parlato di “operazione pianificata”, quindi non urgente. Non è molto, ma non è neanche una totale chiusura.

William “in ansia”, Anna al lavoro

Il principe William sarebbe “in ansia” per le condizioni della moglie e del padre. Un sentimento del tutto normale, anche perché, come sottolinea al New York Post Grant Harrold, che ha lavorato per anni accanto al Re quando era ancora principe di Galles, “è piuttosto inusuale che due reali siano fuori gioco e ci sarà più pressione su William. Sono sicuro che si senta ansioso…comunque resiste bene allo stress, come ho notato in molte occasioni”. Inoltre potrebbe contare su una formidabile alleata: la stacanovista principessa Anna.

Secondo Angela Levin la sorella di Sua Maestà sarebbe pronta a “sostituire" Kate o Carlo qualora ve ne fosse bisogno: “È la persona su cui contare. È gioviale, lavora duramente, è efficiente e presente quando c’è bisogno di lei. È confortante”.

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