"Fedez? Sottospecie di cantante...". Ma il pm di Roma chiede l'archiviazione per il Codacons

Contro la richiesta di archiviazione si stanno già muovendo gli avvocati di Fedez, secondo i quali le espressioni usate dal Codacons sono lesive della reputazione

"Fedez? Sottospecie di cantante...". Ma il pm di Roma chiede l'archiviazione per il Codacons
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Coma la storia infinita, prosegue la guerra a suon di carte bollate tra Fedez e il Codacons. Nessuna nuova querela all'orizzonte sembra delinearsi dall'una o dall'altra parte ma in queste ore il tribunale di Roma ha deciso di archiviare vecchi esposti del rapper nei confronti dell'associazione. Nello specifico, il marito (in mancanza di prove contrarie) di Chiara Ferragni aveva deciso di tentare di portare il tribunale il Codacons per alcune espressioni utilizzate dal presidente Carlo Rienzi nei tanti scontri che si sono succeduti, tra le quali "sottospecie di cantante", "ignorante", "imbecilli", "ciucci".

Con somma sorpresa della difesa e dello stesso cantante, il pm che ha preso in carico il fascicolo ha ritenuto che tali espressioni non fossero lesive della reputazione di Fedez. Ma, come si apprende dagli avvocati di Fedez, i legali hanno deciso di portare avanti un'opposizione all'archiviazione, trattandosi, a loro avviso, di attacchi personali e finalizzati a offendere la reputazione del singolo. "Fedez deve imparare ad accettare le critiche che gli vengono rivolte e rispettare il diritto di critica del Codacons. Speriamo che la decisione della Procura gli serva da lezione", è il commento dell'associazione mediante un comunicato stampa, nel quale viene ricordato che il prossimo 6 maggio, Fedez, dovrà comparire dinanzi al tribunale di Roma per rispondere del reato di calunnia ai danni dell’associazione dei consumatori. Ma, dall'altra parte, sono state trasmesse al tribunale di Milano altre due querele per diffamazioni relative all'intervista di Rienzi rilasciata a Radio capital e due comunicati del Codacons nel dicembre 2020.

L'auspicio dell'associazione dei consumatori, espresso nella nota, è che non capitino in futuro nuovi casi come questi perché, spiegano dal Codacons, "non vorremmo perdere tempo con le inutili vendette e ripicche del rapper nei nostri confronti". Gli scontri da il Codacons e Fedez risalgono, ormai, a molti anni fa e si sono acuiti nel periodo del Covid con la raccolta fondi promossa dallo stesso rapper e da sua moglie su una piattaforma online. Da quel momento le due parti sono state costantemente sul piede di guerra e non sono mancate numerose occasioni per alimentare lo scontro.

"Preferiamo concentrare le nostre attività non su tali personaggi, a nostro avviso sopravvalutati, ma sui problemi reali che quotidianamente assillano i cittadini, dai prezzi alle bollette alle assicurazioni", è la chiusa del Codacons sulla vicenda, che finora non ha visto l'intervento del rapper.

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