Addirittura. Seguendo The Ferragnez: Sanremo Special (su Prime Video) ho scoperto che per Chiara Ferragni faccio parte del 50% di giornalisti che alla conferenza stampa del Festival hanno cercato «per forza» di farla uscire «male» (per completezza, l’altro 50% è stato «carino» e ha cercato «di farti uscire bene»). Il tutto per averle fatto una semplice domanda nel luogo preposto per fare domande.
Nulla di pretestuoso, niente di aggressivo. Alla coconduttrice di due serate del Festival che, giustamente, si era spesa contro le offese e il mancato rispetto dei diritti delle donne («la violenza psicologica contro le donne»), ho chiesto che cosa pensasse di alcuni dei primi testi di suo marito Fedez non proprio in linea con questi pensieri. Una domanda abbastanza prevedibile, lo ammetto. Una domanda sulle posizioni misogine e talvolta omofobe che, in pieno stile rap, il giovanissimo Fedez aveva espresso qua e là. A occhio e croce, c’erano due possibili risposte.
Prendere le distanze (impensabile). Oppure fare una battuta e sdrammatizzare tutto (consigliabile). Chiara Ferragni ha scelto la terza («Chiedetelo a lui») dimostrando che un conto è il confronto social. Un altro è il confronto vero- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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