I punti chiave
Non è bastata una tata per scongiurare lo sciopero degli attori di Hollywood che, a partire da oggi, per la prima volta dal 1960 si aggiungerà a quello già in corso degli sceneggiatori. Una sconfitta per Fran Drescher, la presidente di Sag-Aftra, il potente sindacato americano che rappresenta 160mila artisti del cinema e della tv. In Italia questo nome potrebbe suonare molto meno famigliare di Francesca Cacace (Fran Fine nella serie originale), la svampita tata, appunto, della celebre sitcom che ha alleggerito i pomeriggi di molti spettatori negli anni Novanta.
Chi lo scorso weekend ha visto la foto di questa splendida 65enne in posa accanto a Kim Kardashian per le sfilate di Dolce e Gabbana in Puglia avrà pensato che il tempo, almeno per lei, si sia fermato. Proprio il viaggio in Italia è stato attaccato e definito da molti come inopportuno. In risposta alle critiche, la sindacalista si è difesa sostenendo che si è trattato di un viaggio di lavoro e che è sempre rimasta in collegamento su tre fusi orari diversi preoccupandosi anche dei suoi genitori che vivono in Florida.
L’ex tata, diventata paladina dei diritti dei lavoratori del mondo dello spettacolo, sta cercando, senza successo sino ad ora, di strappare alle majors aumenti salariali, il ricalcolo dei diritti d’immagine e le tutele sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Ma chi è Fran Drescher e come è arrivata ad occupare un posto al vertice dell’organizzazione che un tempo fu di Ronald Reagan?
Il cancro e il matrimonio
Le telecamere, si sa, spesso ingannano e la donna solare e ancora giovanile che sembra aver stretto un patto col diavolo nasconde un passato piuttosto doloroso. Ne ha parlato lei stessa qualche anno fa confidandosi con la rivista di moda InStyle. Qui ha raccontato di aver subito uno stupro sotto la minaccia di una pistola durante una rapina in casa nel 1985, un trauma che riuscirà ad affrontare solo molti anni più tardi. Quando le luci del telefilm La Tata si spengono arriva, nel 2000, la diagnosi di un cancro all’utero. Quello è il momento in cui abbassa le difese e si libera del complesso da superwoman. La sua reazione al male è straordinaria e liberatoria. Pubblica un libro, Cancer Schmancer, che esorcizza la paura della malattia e viene nominata dal presidente George W. Bush “ambasciatrice” per la salute femminile continuando poi ad impegnarsi anche sul fronte legislativo per l’approvazione di una legge sul tema.
Con la fine delle riprese de La Tata nel 1999 termina anche il suo matrimonio con Peter Marc Jacobson, co-produttore dello show. “Ci siamo incontrati quando avevamo 15 anni”, racconta la Drescher aggiungendo che il suo ex marito “realizzò di essere gay e la cosa curiosa è che fu lui a perdere la testa quando lo lasciai. Uno dei lati positivi dell’esperienza del cancro è che ci ha permesso di riscoprire la nostra amicizia. Lui è ancora la mia anima gemella”.
Fran Drescher oggi
Dopo il telefilm che l’ha resa famosa appare sporadicamente in altre produzioni televisive, l’ultima della NBC dura appena 12 episodi prima di essere cancellata nel 2020. Negli anni di Donald Trump e di Alexandra Ocasio-Cortez il suo impegno da attivista di sinistra diventa sempre più marcato e le fa guadagnare la copertina del New York Magazine e il titolo di “La vostra nuova icona anticapitalista". Nel 2021 Fran Drescher vince l’elezione a rappresentante degli attori dopo un’intensa campagna contro il rivale Matthew Modine che accusa la collega di diffondere falsità sul suo conto.
Il giudizio sull’operato di Fran Drescher come rappresentante sindacale non è totalmente positivo, specie nell’ultima fase che ha portato alla chiusura totale nei confronti degli studi di produzione e di streaming. Nonostante ciò, buona parte della stampa americana ha mostrato apprezzamenti per il discorso appassionato con cui la sindacalista ha annunciato l’inizio di uno sciopero che avrà ripercussioni sulla vita di milioni di lavoratori. Tutti si chiedono quale sarà adesso la prossima mossa della Drescher per uscire dall'impasse. Uno spoiler della strategia dell'ex tata potrebbe venire dalle sue parole, anche queste affidate tempo fa alla rivista Instyle. “La vita non si ferma.
È necessario essere fluidi o si rimane bloccati. Bisogna cercare di dare un senso anche a quello che non lo ha e aprirsi a percorrere una strada che non avresti mai pensato di prendere”. Chissà se basterà ad arrivare al lieto fine di questo film.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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