Dagospia lancia la bomba: Fedez ha fatto sparire le storie al vetriolo contro Myrta Merlino prima delle 24. Questa l'accusa lanciata dal popolare sito di Roberto D'Agostino ma anche quella che rimbalza sui social già dalle 17.20 di oggi. Se fosse così, non sarebbe certo la prima volta che il rapper si pente di un contenuto social e lo cancella. E non sarebbe nemmeno il primo. Così come non sarebbe strano, visto il personaggio, che dopo le sparate ad alzo zero facesse cadere del tutto il discorso, sperando in un oblio che tanto, prima o poi, è destinato ad arrivare.
L'attacco contro i giornalisti che da giorni stazionano sotto la sua abitazione, per altro fatto indossando una maglietta commemorativa di sua moglie, non è stato preso troppo sul serio. Tra chi lo giustifica perché starebbe passando "un momento negativo" e chi taglia corto perché, d'altronde, "vabbè è Fedez a parlare", quegli attacchi non hanno fatto presa. La lamentela mossa da Fedez, col solito populismo da quattro soldi che non si evolve mai, nemmeno alla soglia dei 35 anni, è stata centrata sul fatto che l'Italia si sta concentrando sul caso di sua moglie e non su tutto il resto che accade nel Paese, dal caso Pozzolo in poi. Volendo tranquillizzare il rapper sul fatto che i giornalisti sono in grado di affrontare anche più di un argomento al giorno e che l'Italia non ruota attorno a loro e vivere e bene anche senza, è innegabile che l'iscrizione nel registro degli indagati di Chiara Ferragni con l'accusa di truffa aggravata sia una notizia.
Certo è facile prendersi tutti gli onori, acclamare la stampa quando è dalla tua parte, giocare il ruolo della vittima quando la maggior parte delle persone sono con te. Difficile è accettare gli oneri di una vita sovraesposta, che quando anche quando inciampi ti punta i riflettori addosso e ti rende difficile trovare qualcuno che ti compatisca. Ma sono queste le regole del gioco e quando si accettano nel bene si devono sopportare anche nel male.
Ovviamente non è da tutti e solo i più grandi sono in grado di sopportare le tempeste e uscirne indenni, perché sono quelli che hanno davvero quel qualcosa di più che li rende unici, in grado di superare anche le cadute per poi ripartire. Senza puntare il dito, accusare, deridere e mortificare la stampa e media che li hanno fatti diventare quello che sono, e senza i quali non sarebbero dove sono.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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