"Un'ingenuità", "Inammissibile": la Rai caccia Montesano da Ballando

Alla fine, anche a seguito delle pressioni politiche, la Rai ha deciso di allontanare Enrico Montesano da Ballando con le stelle per la t-shirt della X Mas

"Un'ingenuità", "Inammissibile": la Rai caccia Montesano da Ballando

Dopo l'esplosione del caso sollevato da Selvaggia Lucarelli in merito alla t-shirt della X Mas indossata da Enrico Montesano durante le prove di Ballando con le stelle, le cui immagini sono state trasmesse sabato in prima serata su Rai1, la Rai ha deciso di allontanare l'attore per la sua condotta. Montesano nel frattempo si è scusato ma le sue parole non cambieranno il corso degli eventi, anche perché nel corso della giornata numerosi esponenti politici avevano chiesto un intervento deciso alla Rai contro l'attore.

"Quanto accaduto ieri sera a Ballando con le stelle, in onda su Rai1 è inaccettabile. Resta inammissibile che un concorrente di un programma televisivo del servizio pubblico indossi una maglietta con un motto e un simbolo che rievocano una delle pagine più buie della nostra storia", si legge in una nota di Viale Mazzini. La Rai, quindi, si rivolge ai telespettatori e con loro si scusa: "Chiediamo scusa a tutti i telespettatori e, in particolare, a coloro che hanno pagato e sofferto in prima persona a causa del nazifascismo a cui proprio quella simbologia fa riferimento. È decisione, dunque, della Rai interrompere la partecipazione di Enrico Montesano alla trasmissione del sabato sera Ballando con le stelle".

Una decisione netta che non ammette discussioni o ripensamenti quella della Rai, che nell'ultimo periodo si trova spesso al centro di polemiche importanti. Solo poche settimane fa, infatti, un altro personaggio di punta di un programma di Rai1, Memo Remigi, è stato allontanato da Domani è un altro giorno, dove era parte del cast fisso, per aver toccato il fondoschiena alla sua collega Jessica Morlacchi durante la diretta.

Anche nel caso di Montesano, dopo un primo tentativo di sminuire il fatto da parte dell'attore, sono arrivate le scuse: "Sono profondamente dispiaciuto e amareggiato per quanto accaduto durante le prove del programma. Sono un collezionista di maglie, ho quella di Mao, dell'Urss, ma non per questo ne condivido il pensiero. Non c'era in me nessuna intenzione di promuovere messaggi politici o apologia di fascismo da cui sono profondamente distante". Nella sua nota condivisa sui social l'attore ha aggiunto: "Sono sempre stato un uomo libero e democratico.

Credo nei valori della costituzione e mi scuso profondamente con chi si è sentito offeso e turbato. È stata un'ingenuità. Io col nazifascismo e tutti i totalitarismi non c'entro nulla e li disprezzo profondamente. Chiedo ancora scusa".

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