"È inquietante e preoccupante". I dubbi sulla salute di Kate

Tutti si chiedono cosa ci sia dietro alla lunga convalescenza di Kate Middleton: per quale ragione non la rivedremo in pubblico addirittura fino a dopo Pasqua?

"È inquietante e preoccupante". I dubbi sulla salute di Kate
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Il comunicato ufficiale che ha annunciato l’operazione all’addome di Kate Middleton, avvenuta lo scorso 17 gennaio, proprio non convince i giornali e gli esperti della royal family. Troppi dettagli non tornerebbero. Molti si domandano per quale ragione siano necessarie una degenza di due settimane e una convalescenza di più di due mesi. Nessuno può rispondere con precisione e la richiesta di privacy arrivata direttamente da Kate fa pensare che, forse, non sapremo mai cosa è successo davvero, quale sia la reale causa dell’intervento all’addome. L’esperta Angela Levin prova a formulare delle ipotesi, ma non sono per nulla rassicuranti.

Una malattia “preoccupante”

“L’intervento è riuscito con successo, ma si ritiene che la [principessa del Galles] rimarrà in ospedale per dieci o quattordici giorni, prima di tornare a casa per continuare la convalescenza. Su consiglio medico è improbabile che [la principessa] ritorni ai pubblici doveri fino a dopo Pasqua”. Sono queste le frasi della nota emessa da Kensington Palace che, da quasi una settimana, stanno suscitando polemiche e illazioni sulla salute di Kate Middleton.

Tutto ha origine dall’incertezza sulla natura dell’intervento all’addome subìto dalla futura Regina. I quattordici giorni di degenza e i due mesi circa di convalescenza non fanno che acuire la sensazione di preoccupazione e di pericolo, poiché evidentemente si tratta di un periodo molto lungo lontano dalla scena pubblica. Sono molti gli esperti reali che sollevano delle perplessità in tal senso.

Tra questi vi è l’autorevole biografa Angela Levin, che a Gb News ha espresso i suoi dubbi: “È molto insolito stare in ospedale per 14 giorni. Se a casa hai tutte le comodità e qualcuno che possa prendersi cura di te. [La principessa] potrebbe avere infermiere in abbondanza e i bambini potrebbero vedere la loro madre. Ma lei rimane [in ospedale] per 14 giorni e sembra sia certo che non farà nulla almeno fino a Pasqua, che è un tempo molto lungo”. La Levin non è per nulla convinta dell’assenza della principessa per così tante settimane: “Penso sia la cosa più inquietante. Lei lavora così tanto, ha così tanti impegni che penso sia preoccupante che sia lì [in ospedale]. Non è il tipo di donna che vuole rimanere in ospedale”.

William si sente “solo”

La riflessione di Angela Levin è condivisibile. L’esperta ha comunicato l’inquietudine di tutti gli ammiratori di Kate Middleton. Ci sarebbe una piccola obiezione: di certo la principessa può far allestire una sorta di mini clinica nell’Adelaide Cottage, dove vive e circondarsi di medici e infermieri, ma stare in ospedale, soprattutto se la sua patologia è seria, consentirebbe al personale medico di intervenire prontamente in caso di necessità e di avere subito a disposizione tutto ciò che potrebbe servire.

Sarebbe più comodo stare a casa, questo è ovvio, ma la London Clinic è un ospedale di prim’ordine. In più Kate, da madre, potrebbe aver pensato che trasformare una parte del Cottage in un reparto di degenza non garantirebbe ai figli quella normalità di cui hanno bisogno e che lei e William vorrebbero garantire a tutti i costi.

Proprio George, Charlotte e Louis sono la priorità dei principi di Galles. A tal proposito l’esperta ha spiegato: “Penso che [William] si senta solo. E credo stia facendo del suo meglio perché ha i figli…I bambini possono rallegrarlo e lui ha la responsabilità di prendersi cura di loro…”. Forse in questo momento difficile i pensieri del principe saranno rivolti anche a Lady Diana, ha ipotizzato la biografa: “Penso che torni con la mente a sua madre, quando lui divenne ciò che lei chiamava l’uomo della casa….

[e] passava [a Diana] i fazzoletti da sotto la porta del bagno”, mentre lei singhiozzava dopo l’ennesimo litigio con Carlo. Angela Levin ha aggiunto: “Aveva solo 15 anni e non sapeva cosa fare. Ma ora è un uomo maturo e sa che la sua priorità è quella di occuparsi di sua moglie, che lo ha supportato in modo meraviglioso”.

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