I punti chiave
- Una collezione piena di ricordi
- I pezzi più preziosi dell'asta da Sotheby's
- 1. Coppia di pendenti in perle naturali e diamanti, Bulgari
- 2. Anello con diamante di 19.03 carati, Bulgari
- 3. Combinazione collana/bracciale di diamanti, Bulgari
- 4. Orecchini pendenti con smeraldi e diamanti, Bulgari
- 5. Anello di smeraldi e diamanti, Bulgari
- 6. Pezzi minori
- 7. Pezzi rimasti invenduti
- Lo scopo benefico dell'asta
- Il tesoro scomparso
14 maggio 2013. Ventidue gioielli di Gina Lollobrigida vengono battuti all'asta da Sotheby's a Ginevra. Un tesoro di pezzi unici, la maggior parte dei quali realizzati da Bulgari tra gli anni ’50 e ’60, che la diva decide di mettere in vendita per collezionisti e facoltosi curiosi. L'asta frutta oltre tre milioni di franchi svizzeri, parte dei quali sarebbero dovuti andare in beneficenza. Ma di quell’ingente patrimonio si sono perse le tracce e la somma oggi è al centro di un'aspra contesa giudiziaria tra il figlio dell'attrice, Andrea Milko Skofic, e il factotum della Lollobrigida, Andrea Piazzolla.
Una collezione piena di ricordi
Ogni prezioso monile messo all'asta fu indossato da Gina Lollobrigida nel corso della sua lunghissima carriera durante occasioni mondane, premiazioni e anteprime cinematografiche. "Sono stata una donna fortunata, come attrice, come madre e anche come artista. Ho iniziato a collezionare gioielli di Bulgari negli anni ‘50 e ‘60, affascinata dalla magnifica maestria e dallo stile unico di questi gioielli", raccontò la Lollo pochi giorni prima del 14 maggio 2013, proseguendo: "Mi hanno accompagnata in molti viaggi, sia di lavoro che privati e conservano il profumo di quei tempi e delle straordinarie persone che ho conosciuto nel corso del mio cammino".
Per la diva di "Pane amore e fantasia", i gioielli hanno sempre rappresentato un vezzo: preziosi da acquistare come segno di indipendenza, da collezionare ma anche da sfoggiare come una vera stella. "Penso che indossare gioielli fosse una parte dell'essere una star famosa", disse nel video di presentazione della sua collezione realizzato da Sotheby's, nel quale raccontò come Howard Robard Hughes Jr. - aviatore, regista e produttore americano - la corteggiò negli anni '60: "Mi disse: 'Ti darò tutti i gioielli che vuoi'. Gli dissi che non mi piacevano, perché ero già sposata, ma mentivo". A quell'amore per i gioielli la Lollobrigida non ha mai rinunciato.
I pezzi più preziosi dell'asta da Sotheby's
La collezione di Gina Lollobrigida, composta da ventidue pezzi tra anelli, orecchini, collane, tiare pochette, spille e bracciali, venne battuta nell'annuale asta "Jewels and Noble Sale" insieme ad altri cinquecento gioielli di prestigio, alcuni dei quali appartenuti a nobili e personalità di spicco. L'evento richiamò collezionisti da tutto il mondo, ma la stima dei monili appartenuti all'attrice fu di gran lunga inferiore rispetto al prezzo realizzato nell'asta, che superò ogni aspettativa sebbene alcuni pezzi siano rimasti invenduti o non sia stato possibile identificarli.
1. Coppia di pendenti in perle naturali e diamanti, Bulgari
Il pezzo di maggior valore della collezione della Lollobrigida è un paio di pendenti di perle naturali, diamanti e platino realizzato da Bulgari nel 1964. Gli orecchini vennero indossati da Gina in numerose occasioni pubbliche, ma nel catalogo dell'asta si cita un episodio in particolare, nel quale la diva li sfoggiò: alla prima di "The Taming of the Shrew" nel 1967, quando ebbe l'onore di conoscere la Principessa Margaret. Secondo gli esperti le perle grezze sarebbero appartenute a una collezione della Casa d'Asburgo prima di essere trasformate in gioielli. I pendenti vennero stimati 565000 - 940000 franchi svizzeri, ma furono venduto alla cifra record di 2285000 franchi svizzeri (1,8 milioni di euro all'epoca).
2. Anello con diamante di 19.03 carati, Bulgari
Un altro pezzo forte è l'anello con diamante a forma di cuscino del peso di 19,03 carati incastonato tra diamanti a baguette. Il gioiello porta sempre la firma di Bulgari, brand amatissimo dalla Lollobrigida, e venne realizzato nel 1962. Negli stessi anni l'attrice lo indosso durante un servizio fotografico e gli scatti del diamante al suo dito sono ancora visibili. Stimato 375000 - 750000 franchi svizzeri, venne venduto a 749mila franchi svizzeri (600 mila euro all'epoca).
3. Combinazione collana/bracciale di diamanti, Bulgari
Tra i pezzi più importanti e preferiti della Lollobrigida ci sono anche due bracciali di diamanti che, uniti, prendono la forma di una collana o addirittura di una tiara. Il primo pezzo importante da lei acquistato. L'attrice la indossò proprio come corona tra i capelli nel 1961, in occasione dei Golden Globe, quando vinse il premio "Henrietta Award" come migliore attrice femminile nel film "Torna a settembre". Il gioiello venne realizzato nel 1954 da Bulgari appositamente per lei con particolari e dettagli incredibilmente ricercati e un totale di quasi 100 carati di diamanti. Stimato 285000 - 470000 franchi francesi, venne battuto a quasi il doppio, 749000 franchi francesi (600mila euro all'epoca).
4. Orecchini pendenti con smeraldi e diamanti, Bulgari
Un altro gioiello di valore, venduto a 293000 franchi svizzeri (238mila euro all'epoca), è un paio di orecchini di diamanti con pendente in smeraldo, platino e diamante, che Gina Lollobrigida indosso a una cena di gala nella quale venne immortalata insieme a Salvador Dalì. I preziosi vennero realizzati nel 1964 da Bulgari con ventuno carati di smeraldi e altrettanti di diamanti. Prima dell'asta gli esperti li stimarono 145000 - 240000 franchi svizzeri.
5. Anello di smeraldi e diamanti, Bulgari
Realizzato nel 1964, l'anello di smeraldi e diamanti firmato Bulgari fa parte della parure abbinata agli orecchini in smeraldo e alla spilla rimasta invenduta. L'anello fu realizzato in oro 18 carati e platino con uno smeraldo di 16.62 carati incorniciato da due file di diamanti taglio brillante. Prima dell'asta venne stimato 115000 - 170000 franchi svizzeri e venduto a 179000 franchi svizzeri (140mila euro all'epoca).
6. Pezzi minori
Tra i pezzi di valore minore, venduti durante l'asta del 14 maggio 2013, c'è il pendente grezzo in minerale e diamante. Si tratta di un diamante incastonato nella kimberlite grezza blu, tagliata a cuore e fatta trasformare in un ciondolo con rifiniture in oro. Venduto all'asta a 32500 franchi svizzeri (26mila euro all'epoca), porta sul retro le iniziali della diva, GL. L'attrice lo ricevette dall'uomo d'affari Harry Frederick Oppenheimer, che la portò in visita a una delle sue miniere di diamanti a Kimberley, in Sud Africa, nel 1971. La collana pendente in smalto, diamanti e smeraldi venne invece regalata alla diva durante un viaggio in India, nel Rajasthan. Gina Lollobrigida indossò spesso questa collana pendente che è stata battuta all'asta di Sotheby's per 31250 franchi svizzeri (25mila euro all'epoca).
Un altro pezzo singolare è la spilla in corallo, che l'attrice romana disegnò personalmente prima di farla realizzare da un artigiano e che venne battuta a 30000 franchi svizzeri (24mila euro all'epoca). Interessanti anche la borsa da sera in rete d'oro 750 firmata Piaget, venduta a 26.250 franchi svizzeri (21mila euro all'epoca) e la spilla di perle Mabé e diamanti, creata da Gianni Lazzaro, che la Lollobrigida ricevette come premio dall'industria cinematografica russa e battuto all'asta per 10000 franchi svizzeri (8mila euro). Infine, un coordinato pochette e bracciale orologio in oro e diamanti realizzati da Bulgari negli anni '60. Solo l'orologio venne venduto a 68750 franchi svizzeri (56mila euro all'epoca).
7. Pezzi rimasti invenduti
Non tutti i gioielli messi all'asta da Sotheby's dall'indimenticabile Bersagliera furono venduti, tra quelli che sono tornati all'artista ci sono una copia in oro del David di Donatello fatto realizzare da Bulgari, una spilla di smeraldi e diamanti da 27 carati firmata Bulgari e stimata 250mila franchi svizzeri e un vanity-case in oro e diamanti degli anni '60.
Lo scopo benefico dell'asta
"Oggi me ne separo senza rimpianti, sono una scultrice e uno scultore non ha bisogno di gioielli", disse Gina Lollobrigida alla vigilia dell'inizio dell'asta. Per loro era arrivato il tempo di una nuova vita, per lei quello di fare un gesto importante e contribuire a una causa che le stava particolarmente a cuore: la ricerca sulle cellule staminali. Per questo l'attrice dichiarò di volere devolvere parte dei proventi dell'asta per costruire un ospedale internazionale per la ricerca sulle cellule staminali. Il 14 maggio 2013 la collezione della Lollobrigida fruttò 3,5 milioni di euro, ma di quei soldi si sono perse le tracce. Impossibile sapere se e quanto è stato effettivamente devoluto in beneficenza e dove sia finita la restante parte.
Il tesoro scomparso
Il ricavato dell'asta di Ginevra è sparito nel nulla. A confermarlo è stato il figlio della Lollobrigida, Andrea Milko Skofic, che recentemente al Corriere della sera ha dichiarato: "Nessuna traccia degli oltre tre milioni di euro della collezione di gioielli venduta da Sotheby’s nel 2013". Per questo tesoro volatilizzatosi nel nulla - e per altri preziosi scomparsi negli anni dal patrimonio della diva - Skofic ha citato in giudizio Andrea Piazzolla. L'attenzione dei giudici è puntata sul misterioso passaggio di denaro tra Montecarlo e Panama.
I soldi dell'asta - riferisce l'Espresso, che ha trovato la pista che porta nel paradiso fiscale - vennero depositati in banca a Montecarlo e poi trasferiti il 28 luglio 2013 in un paradiso fiscale a nome di una fantomatica società beneficiaria. Da quel momento del tesoro della Lollo si è persa ogni traccia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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