I terribili fatti di cronaca di Palermo e Caivano non smettono di fare discutere. Da giorni sul web è in atto una campagna di sensibilizzazione - lanciata dal settimanale F - per dire basta alle violenze e agli abusi sulle donne. L'hashtag #iononsonocarne è il più utilizzato da giorni in Italia e a dargli visibilità sono stati soprattutto i personaggi famosi, che hanno deciso di imprimere sulla loro pelle il messaggio. Anche Loredana Bertè si è fatta portavoce di questa campagna e lo ha fatto dichiarandosi lei stessa vittima di abusi, raccontando dello stupro subìto anni fa a Torino.
Il grido della Bertè dal palco
La cantante si trovava a Palmi, in provincia di Reggio Calabria, per un concerto del suo tour estivo, quando ha deciso di interrompere momentaneamente il suo live per parlare dei drammatici fatti di cronaca delle ultime settimane. Quando la musica si è interrotta, Loredana Bertè ha preso il microfono e ha parlato a cuore aperto al pubblico. "Io stessa sono stata vittima di un bastardo che mi ha violentato, massacrata di botte e lasciata su una strada del cazzo a Torino", ha raccontato l'artista, che poi è tornata sui recenti fatti nazionali. "Ogni sei ore un femminicidio! Per non parlare poi di abusi come quello di Palermo. Per questo ho smesso di tacere: io non sono carne", ha esclamato l'artista dal palco del concerto, ricevendo l'applauso del pubblico. Poi ha ripreso il suo concerto intonando "Ho smesso di tacere", brano del 2021 scritto per lei da Ligabue, che racconta proprio la storia della violenza sessuale subìta dalla cantante, quando era una ragazza.
La violenza raccontata a Verissimo
Loredana Bertè ha nascosto la verità sul suo doloroso passato per anni, ma nel 2020 - durante un'intervista nel programma Verissimo con Silvia Toffanin - confessò di essere stata vittima di una violenza sessuale. "Avevo 16 anni...c'era questo tizio che mi riempiva di fiori ogni sera, così alla fine dopo un mese ho deciso di uscire con lui.
Mi portò in un appartamento scannatoio e quando ho sentito che chiudeva la porta col lucchetto mi sono spaventata", rivelò l'artista parlando della violenza, delle botte e della fuga, salvata da un tassista che la accompagnò in ospedale. Per questo dalla Calabria, sul palco dove stava cantando, la Bertè ha deciso di far sentire la sua voce in difesa delle donne contro ogni tipo di violenza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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