Luci spente e scaffali vuoti: Chiara Ferragni chiude il suo negozio di Milano

Mentre lei racconta sui social la vacanza in Grecia con la famiglia e finge che tutto vada bene, il negozio monomarca del suo brand a Milano ha chiuso per sempre i battenti

Luci spente e scaffali vuoti: Chiara Ferragni chiude il suo negozio di Milano
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Esultano le società di Chiara Ferragni per la chiusura del bilancio della società Tbs Crew a 4.44 milioni per il 2023 ma i veri effetti del "pandoro-gate" si vedranno solo nel bilancio del 2024. In quello del 2023 incidono le sanzioni e i versamenti benefici riparatori ma i contraccolpi non sono registrati nel bilancio chiuso, essendo scoppiato alla fine dell'anno.

E, infatti, tante cose sono cambiate con l'inizio del nuovo anno per Ferragni. Prima di tutto il suo status: definirla influencer risulta quanto mai fuorviante, in considerazione del fatto che negli ultimi sei mesi le sponsorizzazioni sono sparite dal suo profilo. Le aziende non vogliono più essere associate al suo nome ma pare che anche il suo pubblico abbia raffreddato i sentimenti nei suoi confronti, visto che il negozio di Milano, primo flagship store del suo brand, ha chiuso i battenti.

Scaffali vuoti, luci spente e, soprattutto, nessuno all'interno. Il negozio situato ai piedi dell'iconica piazza Gae Aulenti, che per anni ha visto lunghe code di giovanissime, e giovanissimi, adoranti al cospetto di Ferragni, ha definitivamente lasciato la sua storica location. E pare non sia un trasloco ma una vera e propria chiusura. Il motivo? Ufficialmente non si conosce, anche perché Ferragni continua a far finta che nulla stia accadendo al suo impero, continua a fingere che tutto vada bene e che a dicembre il suo mondo non sia stato capovolto. Preferisce ignorare la realtà e continuare a vivere in un mondo di plastica che si è costruita attorno, di cui fanno parte tutti gli yes-men e le yes-women che ne sfamano l'ego.

Si può solo ipotizzare cosa possa essere accaduto al negozio. La disaffezione, infatti, già a gennaio si è tradotta in una scarsa affluenza. Anche durante i salti, infatti, il negozio era vuoto: le commesse trascorrevano lunghe ore dietro i banconi in attesa dei clienti in un clima di desolazione generale. Aperto nel 2017, quando la parabola di Ferragni era in piena ascesa, ha avuto alcuni anni di grande successo ma la bolla, come viene chiamata, è esplosa. Resta aperto il negozio di Roma, nella centralissima via dei Condotti, ma in tanti si interrogano sulla sua vitalità. Anche questo, come quello di Milano, è pressoché sempre deserto, oltre che essere spesso oggetto di atti vandalici da parte di chi non condivide i valori etici di Ferragni.

Intanto a spegnere per sempre le luci è quello di Milano e mentre Ferragni mostra sui social la sua vacanza in Grecia con tutta la sua famiglia, ci sono diverse commesse che dopo agosto non torneranno al proprio lavoro.

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