Le felpe della Ferragni a meno di 30 euro. Così all'estero i suoi capi vengono svenduti

Da 220euro a 24.99 sterline, poco meno di 30euro per una felpa: in Inghilterra Chiara Ferragni non vale più di un qualsiasi brand fast-fashion low-cost

Le felpe della Ferragni a meno di 30 euro. Così all'estero i suoi capi vengono svenduti
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Il declino di Chiara Ferragni sembra non avere fine e mentre il suo impero, o quel che ne resta, si sgretola tra le sue mani, lei si affanna per mostrare al mondo di essere più che tranquilla. Le voci della chiusura del negozio di Milano ancora non trovano conferma e, sebbene non vi sia più il volume di vendita del passato, l'ex influencer per ora non sembra voler abbassare la saracinesca. Ma questo non vuol dire che i suoi affari vadano bene, anzi. Il termometro del caos in cui è piombata Ferragni può essere il costo dei suoi prodotti. O, per lo meno, il valore dei prodotti del suo brand nel mondo reale.

Sono lontani i giorni in cui ragazzine impazzite facevano la coda per pagare più 50euro per un paio di ciabatte di plastica e ora i suoi prodotti trovano spazio nel reparto delle grandi offerte, quello in cui vengono messi i prodotti che devono essere venduti in fretta per non rimanere in giacenza. O, per lo meno, così è all'estero. Siamo stati in un grande negozio di Newcastle, uno store facente parte di una catena con punti vendita in numerosi Paesi europei. Qui, nel nord-est dell'Inghilterra verso la Scozia, gli abiti di Chiara Ferragni sembra non siano particolarmente apprezzati. Mentre giravamo per le corsie dello store, in cui si incontrano grandi marchi ma anche brand decisamente popolari, uno stand ha attirato la nostra attenzione: tutto quello che vi era esposto veniva venduto, o meglio svenduto, a 24.99 sterline, poco meno di 30euro.

Ed è qui che sono state messe le felpe della collezione di Feragni, le stesse che lei sul suo sito vende (scontate) a 133,20euro, rispetto ai 222euro del prezzo pieno. Incuriositi da questo sconto così sproporzionato, ne abbiamo chiesto conto a un commesso, che però ci ha spiegato che si tratta di una decisione della gestione centrale. Approfittando della simpatia del ragazzo gli abbiamo chiesto se erano in suo possesso informazioni sulle vendite e ha detto che non gli risultavano vendite recenti del prodotto e quando gli ho mostrato la schermata del sito dello shop di Chiara Ferragni la sua faccia era più eloquente di mille parole. "It's crazy!", ha detto ridendo. E probabilmente ancora oggi, a quasi 24 ore dal nostro incontro, sta ancora ridendo. Mi ha spiegato che loro hanno prezzi più bassi rispetto ai retail ufficiali come politica aziendale ma arrivare a 24.99 sterline da 220 euro, per un prodotto che per altro è ancora parte di una collezione corrente, non lo avrebbero mai fatto.

Ferragni

All'estero, quindi, la percezione di valore dei prodotti di Ferragni è confermato sia molto diverso rispetto all'Italia. E alla domanda sul motivo per il quale i prodotti di Chiara Ferragni non fossero insieme a tutti gli altri dei grandi marchi, il commesso mi ha guardata come se dicessi un'eresia. "Perché non lo è", mi ha risposto con semplicità.

Ancora una volta, il mondo reale è enormemente distante da quello in cui l'ex influencer crede, o spera, di vivere e le dimostra la necessità di cercare una nuova dimensione, perché anche se lei finge che tutto vada bene, dopo il caso Balocco tutto ciò su cui si era adagiata non esiste più.

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