I punti chiave
Il principe Harry ha ottenuto una prima vittoria nel processo contro i tabloid accusati di violazione della privacy. Il gruppo editoriale Mirror Group Newspapers (Mgn), che pubblica il Sunday Mirror e Sunday People ha voluto porgere delle scuse sentite al principe, ammettendo apertamente che la condotta dei giornali non sarebbe stata sempre seria, professionale e rispettosa del diritto alla riservatezza dei personaggi celebri.
Harry contro la stampa
Alla fine del marzo 2023 il principe Harry è tornato a sorpresa a Londra per partecipare al processo contro la Associated Newspapers, che pubblica i tabloid Daily Mail e Mail on Sunday. Di fronte all’Alta Corte di Londra il duca ha accusato i giornali di violazione della privacy, sostenendo che avessero raccolto informazioni sul suo conto in maniera illecita, hackerando telefoni, conti bancari, posizionando cimici e corrompendo poliziotti. Addirittura queste pratiche sarebbero state “ampie e abituali”.
Attraverso una testimonianza scritta il duca ha puntato il dito anche contro la royal family colpevole, a suo dire, di non averlo protetto, di avergli impedito di difendersi dalle presunte intrusioni dei tabloid nella sua vita.
In un analogo procedimento legale, lo scorso aprile, il duca ha dichiarato, in una deposizione scritta di 31 pagine, che vi sarebbe stato anche un accordo tra Murdoch, proprietario dei giornali Sun e News of the World e i Windsor per favorire l’ascesa mediatica della Regina Camilla. Stando a questo patto la royal family avrebbe posticipato qualunque procedimento giudiziario in cambio di pubbliche scuse. Di conseguenza Harry sarebbe rimasto solo di fronte ai tabloid, indirettamente protetti e liberi di agire grazie all’accordo. Non solo: Murdoch avrebbe persino risarcito il principe William a causa di intercettazioni illegali.
Il duca di Sussex ha sottolineato un altro elemento importante: queste continue intromissioni nella sua quotidianità lo avrebbero privato della sua serenità, costringendolo a sospettare di chiunque gli si avvicinasse. Dalla morte di Lady Diana l’eccessiva curiosità dei media gli avrebbe impedito di avere una vita normale sconvolgendo, di riflesso, anche quella di Meghan Markle.
La vicenda ha avuto un ampio risalto, anche perché a trascinare in tribunale i tabloid non è stato solo il principe Harry, ma anche altre celebrità come Elton John. I media coinvolti hanno sempre negato le accuse, ma nelle ultime ore la situazione ha avuto un’evoluzione inaspettata.
Le scuse del Mirror
Nel giorno della prima udienza del processo contro i tabloid, presso l’Alta Corte di Londra, il Mirror Group Newspapers si è scusato con il principe Harry “senza riserve”, ammettendo l’esistenza di “alcune prove” sulle intercettazioni illegali che sarebbero avvenute tra il 1996 e il 2011. Non è tutto: il gruppo ha garantito che questo tipo di condotta non è più ammesso nelle sue redazioni e ha dichiarato che il duca ha diritto a un “risarcimento adeguato”, come riporta Rai News.
L’avvocato dell’editore, Andrew Green, non ha ammesso tutte le accuse, anzi, ha negato l’intercettazione di messaggi vocali, però ha anche spiegato che “queste scuse non sono fatte con l'obiettivo tattico di ridurre i danni”, ma “perché tale condotta non avrebbe mai dovuto verificarsi”.
Benché il processo sia solo all’inizio la dichiarazione del Mirror Group Newspapers ha un peso notevole, perché dà concretezza alle accuse del principe Harry, mostrando tutta la complessità del rapporto fra giornali e celebrità. Di certo si tratta di un traguardo da non sottovalutare per il duca, che riesce a sanare alcune crepe nella sua reputazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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