«È morto Oliviero Toscani. Come mi dispiace per lui! Sì, però adesso parliamo di me».
Ecco sì, parliamone.
Quello di pubblicare sui social la foto di se stessi assieme al morto famoso - dove a volte non si capisce chi dei due sia il morto e chi il sopravvissuto ormai è un rito. Anche questo funebre. In una società spiritualmente morta, l'autopromozione sfruttando il lutto è una forma di narcisismo necrofilo molto proficua. Ma ieri il fenomeno ha conosciuto un upgrade, molto raffinato. Si è passati dalla banale «foto col morto del giorno» alla più sofisticata «foto fatta dal morto del giorno». Dopo il selfie davanti all'incidente col morto e la foto con il morto nella bara, ecco la foto scattata dal fotografo morto dove il morto sparisce e rimane il vivo. Andare oltre l'autoreferenzialità digitale, adesso, sarà davvero difficile.
Tra le foto che giravano ieri sui social scattate dal fotografo morto dove il morto non c'è più e rimangono solo loro, spiccava quella di Maria Elena Boschi, una che sull'esempio di Matteo Renzi da tempo ha trasformato il rito in una moda.
Peraltro lei è una donna così bella che è davvero difficile farla apparire bruttina. Toscani c'è riuscito.
Ma tant'è.
A parte pensare che Maria Elena Boschi avrebbe avuto più successo come modella che come politica, rimane il sospetto che a volte tirare fuori la foto con il morto serve a convincerti di essere ancora vivo. Niente di male, di per sé. La cosa non aggiunge niente a chi se ne va. Ma dice molto su chi resta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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