"Non ho mai censurato nessuno. Ho pianto molto...". Venier torna sul caso Ghali a Domenica In

Nessuna volontà di censurare Dargen D'Amico per Mara Venier, che risponde a tutte le accuse in merito al caso mediatico che la vede al centro del ciclone da alcuni giorni

"Non ho mai censurato nessuno. Ho pianto molto...". Venier torna sul caso Ghali a Domenica In
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Dopo giorni di attacchi mediatici da parte della sinistra civile e politica, dopo gli insulti e le minacce che le sono piovute addosso per aver letto un comunicato diramato dalla Rai a bilanciamento delle esternazioni di Ghali durante Sanremo, Mara Venier ha deciso di parlare. Dalle pagine del Corriere della sera ha fornito la sua versione dei fatti di quanto accaduto domenica sera, da quando viene accusata di essere una "sionista", "schiava della Rai", "traditrice" e tanti altri appellativi accusatori. Sono stati giorni di silenzio per la conduttrice di Domenica In, che al quotidiano di via Solferino ha ammesso di non essere stata bene.

"Soffro molto, perché mai in vita mia ho censurato qualcuno, né sono mai stata accusata di censura", ha detto Venier durante l'intervista, spiegando che da parte sua non c'è mai stata volontà censoria con Dargen D'Amico ma, semplicemente, "eravamo in ritardo, molti artisti dovevano ancora cantare, e quattro di loro non sono riusciti a farlo". Nessuna paura, come ha detto qualcuno, di affrontare il tema dei migranti: "L’ho fatto molte volte. Ora ho invitato Dargen D’Amico in trasmissione domenica prossima, spero che venga". In relazione al comunicato della discordia, la conduttrice ha le idee molto chiare: "Io sono una conduttrice Rai. Se l’amministratore delegato della Rai mi chiede di leggere un comunicato, io lo faccio. Quanto al contenuto, forse qualcuno non è d’accordo con la condanna del massacro del 7 ottobre? Certo, è doveroso ricordare anche le vittime innocenti di Gaza".

Incalzata dal giornalista sul suo pensiero, come se per la conduttrice dovesse essere un obbligo esporsi sulla questione mediorientale, Venier ha spiegato: "Io piango per le mamme di Gaza che hanno perso i loro figli bambini, come piango per le donne ebree stuprate e prese in ostaggio. Piango per tutte le vittime civili". In merito alla presunta violazione della libertà di parola della quale viene accusata lei, così come la Rai, Venier sottolinea il diritti di ognuno di esprimere la propria opinione però, aggiunge, "anche quello che dicono può essere discusso. E tutte le opinioni dovrebbero essere rappresentate. Domenica da me Ghali ha potuto parlare in piena libertà, ha risposto alle critiche dell’ambasciatore di Israele, ha concluso il suo ragionamento senza che nessuno lo interrompesse".

In chiusura di intervista nega che esista una volontà censoria superiore o di conformismo. "Ho pianto molto in questi giorni", ha rivelato, ma ogni accusa è stata rispedita al mittente, pronta per condurre una nuova puntata già la prossima domenica.

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