“Non pensa...”. Così William evita le domande su Kate

Nonostante le richieste di maggiore trasparenza sulla salute di Kate il principe William tira dritto e risponde a tono alle fake news sui social

“Non pensa...”. Così William evita le domande su Kate
00:00 00:00

Non è escluso che Kate Middleton si sia mostrata ai fotografi, che l’hanno immortalata in auto con la madre lo scorso 4 marzo, per tentare di arginare la marea che sta inondando i social di illazioni e ipotesi fantasiose sul suo stato di salute. Un modo per rassicurare chi aspetta il suo ritorno, pur mantenendo il silenzio sull’origine della sua malattia. Stessa linea di condotta del principe William, che non fa alcuna concessione ai media in merito condizioni della moglie e sulle fake news diventate virali ha un’opinione molto netta.

“Focalizzato sul suo lavoro”

Il principe William sta tentando di riempire il vuoto lasciato da Kate e da Carlo nella vita pubblica dei Windsor. Un compito gravoso, a cui si aggiunge la necessità di preservare un ambiente familiare sereno per i suoi figli. Tutto questo nonostante l’ansia per le condizioni del Re e della principessa e gli occhi del mondo intero puntati addosso, alla ricerca di un minimo dettaglio che possa far capire cosa stia succedendo a Kate. Una pressione notevole, che non tutti sarebbero in grado di reggere.

William, però, è preparato a “combattere” su due fronti: guidare la Corona fuori da questo momento di incertezza insieme agli altri membri della royal family, prime fra tutti la regina Camilla e la principessa Anna e difendere la privacy della moglie finché non si riprenderà del tutto. A proposito della malattia di Kate l’erede al trono, come riporta il People, ha voluto far sapere cosa pensa delle fake news circolate in rete. Un suo portavoce ha dichiarato: “La sua attenzione è rivolta al suo lavoro e non ai social media”.

Una dichiarazione di responsabilità, di serietà che non vorrebbe sminuire questo tipo di mezzi di comunicazione e tantomeno le persone che lo usano, bensì mantenere le distanze dall’utilizzo scorretto che alcuni ne fanno. Da una parte, poi, questa frase può essere interpretata come il normale desiderio di proteggere la principessa, dall’altra potrebbe essere vista anche come un ulteriore campanello d’allarme. Qualcuno pensa che il silenzio di William sulla salute di Kate potrebbe nascondere una situazione più grave, o magari, perché no, una patologia imbarazzante. Da qualunque punto di vista la guardiamo, l’intera vicenda non fa che accrescere la sensazione di incertezza sul futuro della monarchia.

“Devo essere vista per essere creduta”

L’autorevole biografa Sally Bedell Smith ha spiegato molto bene al People questo senso di insicurezza che molti, britannici e non, percepiscono rivolgendo lo sguardo alla Corona: “Tutti si sentono pervasi dall’incertezza, c’è troppa insicurezza a circondare la monarchia proprio ora. La regina Elisabetta aveva l’abitudine di dire: ‘Ho bisogno di essere vista per essere creduta’. È importante per Carlo e il suo regno che il pubblico sappia un po’ di più”. L’esperta ha ammesso: “La monarchia deve essere un’ancora nei tempi difficili e qualunque senso di instabilità, inevitabile quando hai due personaggi fondamentali fuori gioco, è comprensibile”.

Sempre sul People, a proposito del frangente delicato che l’istituzione sta vivendo, l’autrice Catherine Mayer ha sottolineato i limiti di una famiglia reale ridotta al minimo: “Questa è la dimostrazione del fatto che la royal family sia passata da troppe persone a troppo poche in un breve lasso di tempo”.

Da un lato la richiesta di privacy è legittima, dall’altro il prolungato silenzio rafforza i dubbi e finora il Palazzo reale non è riuscito a rassicurare davvero gli animi. L’impressione è che, a tratti, persino lo staff reale sarebbe indeciso sulle mosse da compiere, non avendo ancora trovato il giusto equilibrio tra la l’informazione e la riservatezza.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica