La critica di Beatrice Venezi a Elodie: "Rappresentazione poco elegante del corpo della donna"

Schietta e sincera come sempre, Beatrice Venezi ha espresso la sua opinione senza filtri su alcuni artisti e sul Metoo

La critica di Beatrice Venezi a Elodie: "Rappresentazione poco elegante del corpo della donna"
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Beatrice Venezi ha rilasciato una lunga e sincera intervista al quotidiano La Stampa, in cui ha parlato a 360 gradi della sua vita e del suo background culturale, oltre che della sua visione del mondo. Senza nascondersi dietro ipocrite diplomazie, il direttore d'orchestra ha detto ciò che realmente pensa anche di alcuni artisti, tra questi, le è stato chiesto un parere anche su Elodie e Venezi non si è tirata indietro: "Mi sembra che Elodie, con il suo atteggiamento, dia una rappresentazione poco elegante del corpo della donna. Posso dirlo?".

Ma al di là di questo, Venezi ha replicato a tono a quanti negli ultimi anni l'hanno accusata di avere simpatie vicine al fascismo. Accuse che le arrivano per aver dichiarato apertamente le sue simpatie verso il centrodestra: "Può andare a rileggere quello che ho detto e scritto nella mia vita, non troverà niente che si avvicini anche solo vagamente alla prevaricazione sull’altro, all’omofobia o al fascismo". Ancora una volta, il direttore si è trovato costretto a dissociarsi da un mondo che non gli appartiene e che ha sempre tenuto lontano, nonostante sia stato in più occasioni accostato al fascismo. L'equazione "di destra uguale fascismo" sembra essere dura a morire nel nostro Paese e Venezi ne he la dimostrazione plastica.

"Oggi essere di destra significa essere conservatori. Dio, patria e famiglia. Era anche uno slogan della Dc, ricorda? Eppure, tanti fanno finta di indignarsi. In ogni caso sono valori in cui io mi riconosco", ha detto il direttore con la chiarezza che l'ha sempre contraddistinta. Beatrice Venezi è uno degli esempi più alti di cultura contemporanea, le sue esibizioni sono apprezzate in tutto il mondo e solo per fini ideologici può essere criticata, ma non per la sua arte. "Prego per mia formazione. Vado a messa. Sono praticante. Nei secoli il cristianesimo ha prodotto anche tanti guai, ma oggi è una delle religioni più tolleranti e accoglienti", prosegue il direttore.

È stata interpellata anche sul movimento Metoo e non ha esitato a portare la sua esperienza: "Le

molestie ci sono. Io ho subito al massimo marpionaggio. Ma ho sempre mandato messaggi chiari. All’ultimo invito a cena che ho ricevuto ho risposto: bella idea, aspetta che chiamo il resto del cast".

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