"Non vedevo niente". Mara Venier, l'emorragia e il trauma per la malattia

Dopo l'estate da incubo a causa del grave problema agli occhi Mara Venier è pronta a tornare alla guida di Domenica In, la sua "ultima edizione" ha assicurato la conduttrice

"Non vedevo niente". Mara Venier, l'emorragia e il trauma per la malattia
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Il 15 settembre Mara Venier tornerà alla guida di Domenica In. Per lei sarà la sedicesima edizione del programma di Rai1, ma all'appuntamento la conduttrice arriva con un carico di stress non trascurabile. L'estate appena trascorsa è stata un incubo per Mara Venier, che è stata operata agli occhi tre volte nel corso degli ultimi due mesi a causa di un grave problema alla retina.

I problemi agli occhi

Intervistata dal Corriere della Sera, la presentatrice veneziana ha raccontato l'ultimo difficile periodo vissuto fuori e dentro l'ospedale. "Avevo cominciato da poco a girare il film di Ferzan (Ozpetek), avevo dei fastidi all'occhio, vedevo male ma pensavo fosse colpa degli occhiali sempre sporchi. Non ci ho fatto caso, non gli ho dato peso", ha rivelato Mara Venier. Poi l'improvvisa perdita della vista e la corsa in ospedale: "Un lunedì sera guardando la tv mi sono resa conto che vedevo solo metà televisore, ho chiuso l'occhio sinistro e mi sono accorta che non vedevo niente: tutto scuro, tutto nero. La mattina dopo ero già in sala operatoria".

La diagnosi è stata un trauma per lei: emorragia alla retina dell'occhio destro. Un responso che l'ha costretta a subire tre interventi chirurgi e altri due, che dovranno essere effettuati nelle prossime settimane. "È una cosa lunga, sperando di riguadagnare la vista. Ora vedo qualcosa, ma ancora molto sfuocato. Sono in buone mani, ma è stato un trauma", ha precisato Mara Venier. Le cause dell'emorragia sono sconosciute ma la conduttrice un'idea ce l'ha: "Ho fatto analisi, controlli, tac, ma a oggi non abbiamo capito perché è successo. Io penso ci sia una componente di stress".

La sua ultima Domenica In

Domenica 15 settembre Mara Venier tornerà in diretta con una nuova stagione di Domenica In, un'edizione rinnovata sotto alcuni aspetti ma con le interviste agli ospiti sempre al centro del programma. Nonostante i problemi alla vista, però, tornare in studio non la spaventa, anzi: "Lavorare mi aiuta a distrarmi". Ma sul suo futuro questa volta la conduttrice non ha dubbi: "Anche quest’anno avevo deciso di non farla più, ma non so dire di no. Questa però sarà davvero l'ultima, anche se lo dico da sei anni. Giuro: questa è l'ultima, è una promessa che faccio prima di tutto a me stessa". Ma per capire se questa sarà davvero la sua ultima Domenica In bisognerà aspettare.

"Avevo un complesso di inferiorità"

Guardando indietro Mara Venier non ha rimpianti, ma per arrivare in alto il percorso non è stato facile. "Ero conosciuta solo come la compagna di Renzo Arbore, non venivo certo considerata per il mio valore, ma perché ero la fidanzata di un grande. Avevo un complesso di inferiorità nei suoi confronti, ero insicura, non avevo grandi ambizioni, non sono ambiziosa, tutto mi è capitato per caso", ha raccontato al Corriere la Venier, proseguendo: "Grazie a Renzo arrivai alla Domenica In 1993-94 e improvvisamente diventai una che conta, ero considerata, quel riconoscimento mi ha reso molto orgogliosa. Con la mia prima Domenica In ho dimostrato di valere qualcosa, se dopo tanti anni sono ancora qua vuol dire che qualcosa di buono l'ho fatto".

La "cacciata" dalla RAI

Uno dei momenti più bassi della sua carriera coincise con l'addio alla RAI. Una scelta non voluta dalla conduttrice: "La Rai mi chiuse la porta in faccia: signora Venier lei è troppo vecchia, non ci serve più. Il direttore di allora, Giancarlo Leone, disse chiaramente al mio agente che ormai Mara Venier rappresentava una televisione vecchia, non andavo più bene. Fu un colpo tremendo, improvviso".

A salvarla, professionalmente e umanamente parlando, fu Maria De Filippi che le offrì un posto tra i giudici di Tu si que vales. Un impegno durato tre anni che la aiutò a conquistarsi l'affetto del pubblico più giovane e a fare tornare la Rai sui suoi passi.

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