Ultimo passo

Un episodio macabro e grottesco che è spaccato di narcisismo e iperconnessione digitale

Ultimo passo
00:00 00:00

Una volta, mi faceva notare stamattina un amico, l'unico «Ultimo» famoso era il Capitano dei Carabinieri che nel 1993 arrestò Totò Riina. Oggi l'ultimo «Ultimo» famoso è un bravo cantautore. Ogni epoca innalza i propri eroi. E a volte gli eroi abbassano le epoche. Ma questo non c'entra niente.

C'entra, invece, che ieri, dopo l'annuncio della morte della nonna di Ultimo (il cantante), che aveva 95 anni ed era diventata popolare per essere comparsa in alcuni video postati dal nipote, i fan hanno iniziato a chiamare le cliniche romane per sapere dove fosse e poi citiamo le cronache dei giornali - «sono accorsi in massa». Una volta sul posto «è scoppiato il finimondo», molti hanno chiesto foto, selfie e video con la bara e con il cantante; e «sono dovuti intervenire i Carabinieri». Non si sa però se erano i colleghi del Capitano Ultimo.

Naturalmente non c'è bisogno di citare Guy Debord e La società dello spettacolo (che peraltro non abbiamo letto) per capire come l'episodio, fra il macabro e il grottesco, sia un meraviglioso spaccato (da cui l'espressione «Questo spacca!») della meravigliosa età del narcisismo digitale e dell'iperconnessione. Quella di oggi. Che vuole vedere e vedersi, tutto e tutti, sempre e subito. Gli applausi ai funerali sono troppo poco. I selfie ai funerali dei vip, pure. Siamo ai selfie con il vip al funerale di sua nonna.

Noi ci fermiamo qui. È meglio.

E comunque, condoglianze a Ultimo. E anche ai suoi fan.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica