Phil Selway solista «parcheggia» i Radiohead

I fan dei Radiohead se lo ricordano ancora bene il loro ultimo, splendido doppio concerto all'Arena di un paio di estati fa. In attesa del seguito di «In Raibows» - il settimo album, autentico caleidoscopio sonoro che combinava con estrema naturalezza tradizione rock e modernità, messo in vendita accettando un'offerta libera per il download - e di un nuovo tour, stasera hanno di che accontentarsi: il Tunnel ospita infatti il concerto di un componente della rock band di Oxford, il batterista Phil Selway. Già, perché anche Selway, 42 anni, al pari del carismatico leader Thom Yorke, si è messo di recente a coltivare velleità soliste. Il live nel club di via Sammartini (ore 21.30, ingresso 13 euro) serve proprio a presentare il suo imminente album di esordio. Ad affiancarlo sul palco due statunitensi: il bassista Sebastian Steinberg (già nei Soul Coughing) e la cantautrice e pluristrumentista Lisa Germano, la quale è a tutti gli effetti cointestataria dell'odierno appuntamento live. Per la Germano, classe 1958, originaria dell'Indiana, parla un curriculum di tutto rispetto. Dopo avere avuto tra i suoi datori di lavoro John Mellencamp, David Bowie, Simple Minds e Iggy Pop, già dai primi anni Novanta ha infatti iniziato a produrre musica in prima persona, affermando uno stile cantautorale ispirato e intimista. Il programma della serata? Si ascolteranno prima le canzoni della Germano, poi quelle (folleggianti) di Selway, in versione cantante-chitarrista, e infine i brani scritti a quattro mani dalla coppia.
Sempre domani, appena fuori città, altro appuntamento interessante poer gli amanti del genere. Al Palazzo Granaio di Settimo Milanese (ore 22, ingresso 7 euro), c'è infatti curiosità per il concerto dei Dakota Days, il progetto del berlinese Ronald Lippok, membro in pianta stabile di Tarwater e To Rococo Rot, e del musicista-polistrumentista varesino Alberto Fabris, da tempo assistente musicale di Ludovico Einaudi.

Dalla loro, passioni e ascolti estremamente variegati e per certi versi antitetici (dalla psichedelia e il prog rock anni ’70 ai Public Image Limited; dai Fleetwood Mac alla new wave) e un sound spontaneo, intimo e alto tasso di improvvisazione, punto di incontro tra sperimentazione (in primis, elettronica) e intuizioni melodiche.

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