Dal primo gennaio a oggi, in un generale quadro di calo dei reati, sono aumentati gli arresti. Così come i Daspo, le espulsioni e i servizi di ordine pubblico. Ieri il questore Bruno Megale ha fornito, come ogni fine anno, i dati sulla sicurezza nel 2024, con toni di «moderato ottimismo». Nella città di Milano, in quasi 12 mesi, sono state arrestate 4.252 persone, contro le 3.865 del 2023. Per quanto riguarda invece gli stranieri, sono stati effettuati 2.589 espulsioni (qui il dato del 2023 non è presente) e 520 rimpatri (362 lo scorso anno).
Anche i rinforzi in arrivo in città per le forze dell'ordine sono definiti «in percentuale» tra più importanti in Italia. Sono previsti infatti 600 agenti in più. Ecco gli altri numeri. Quest'anno a Milano città i Daspo sportivi sono stati 126 (110 nel 2023), con ulteriori 150 Daspo sportivi «fuori contesto» (cioè per altri gravi reati non da tifoseria), contro i 106 dello scorso anno. Si aggiungono 122 Daspo urbani e 138 Daspo «Willy», quelli delle misure anti movida selvaggia. È stata intensa anche l'attività di ordine pubblico, con oltre un milione di controlli, 1.226 manifestazioni, 644 incontri sportivi, 1.944 grandi ritrovi e concerti, 255 tra sgomberi e sfratti, 2.450 servizi di controllo. Mentre sono stati mobilitati oltre 90mila uomini e donne di tutte le forze dell'ordine a disposizione del questore. Nel corso del proprio discorso Megale ha aggiunto di non considerare «il quartiere Corvetto una banlieu anche se è un'area problematica» e ha elogiato il comportamento responsabile del padre di Ramy Elgaml, il 19enne morto durante un inseguimento proprio al Corvetto.
Rilevanti anche i sequestri di sostanze stupefacenti. Sono stati 2.204.764 i chili di droga sequestrata nel 2024, circa 200 chili in più dell'anno scorso: 23.389 di eroina, 296.394 di cocaina, 1.765.119 di hashish, 102.166 di marijuana, 17.696 di «altre sostanze». Infine il questore ha fatto alcune riflessioni su un anno che ha visto grosse operazioni contro le infiltrazioni criminali nelle Curve di Milan e Inter, operazioni che hanno scardinato l'assetto dei direttivi ultrà. Megale ha sottolineato che «c'è adesso nelle condotte delle due tifoserie una discontinuità evidente.
Da una sacca patologica, quale evidentemente erano le attività degli ultrà prima delle indagini, si è passati a una situazione che non può che giovare allo sport, con un possibile effetto domino anche sulle tifoserie di altri club in altre città».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.