Più micro che macro

Tremate, arriva la lista civica di Micromega. Il noto Paolo Flores D'Arcais ha annunciato «Una lista civica per le Europee» che squasserà il mondo politico. Le premesse: 1) C’è Putin e il fascismo ecc.; 2) Il Pd è ormai parte della «gilda partitocratica»; 3) I sondaggi sono con noi. Scrive: «Il sondaggio di Mannheimer su piazza Navona superava di due punti il risultato del Pd». Allora è fatta. Chi ci sta? Fermi, alla stampa interesserà solo se ci saranno «Beppe Grillo, Nanni Moretti». I quali non ci saranno, come Di Pietro. E allora chi? Interviene, nel forum, la nota Lidia Ravera: «Io non credo che un anno sia sufficiente», tuttavia «se ci sarà una lista civica io la voterò». Bene. Chi si candida? Interviene il noto Mauro Barberis: «Non tagliamo il ramo su cui siamo seduti», non indeboliamo cioè Veltroni e Di Pietro. Si chiama fuori anche il noto Pierfranco Pellizzetti che teme si possa «Rivivere la vicenda kafkiana di Giulietto Chiesa, naufragato nell’insignificanza». Interviene persino il notissimo Gianni Vattimo che declina: «No grazie. Mi domando a che serva».

Al che il noto Flores D'Arcais, dopo aver tranciato giudizi con la sega circolare, si sacrifica almeno lui: «Il monopolio totale del regime impone a ciascuno di noi scelte iper-rigorose». Anzi no, neanche: «Poiché sono io ad avanzare l’ipotesi di questa lista, è bene che ne resti fuori». Non ci sono, per ora, altri interventi.

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