Sembra strano dover scrivere, ancora una volta, di Tony Effe. Eppure, il rapper/trapper romano, anni 33, torna a far parlare di sé, perché il suo album, Icon (facile sbeffeggiare pensando: icona di che cosa?; in effetti, il titolo si è rivelato inaspettatamente profetico...) è stato il più venduto dell'anno appena trascorso. A dirlo è la classifica annuale di Fimi/Gfk, che conferma un detto antico, ma forse mai appieno compreso: l'importante è che se ne parli. Lo sosteneva Giulio Andreotti; non lo esplicita come certi insulti, ma lo incarna perfettamente, anche Tony Effe. Ovvero: a furia di essere criticato per i suoi testi, giudicati offensivi nei confronti delle donne, e per la sua musica, giudicata non musica, Tony Effe è riuscito nell'impresa di battere tutti gli altri. Da quando è uscito, il 15 marzo scorso, il suo album ha conquistato un quadruplo disco di platino e ora ha anche ricevuto la consacrazione dei numeri ufficiali di Fimi/Gfk, insieme a Mahmood, che è in testa alle vendite del 2024 per i singoli, con il suo Tuta gold.
Quando uno è sulla cresta dell'onda, che si possa o meno comprendere il perché, non c'è nulla da fare: la cavalca. E Tony Effe surfa alla grande sulla sua, di onda, che è ormai piuttosto lunga: nove mesi di gestazione di un trionfo clamoroso, comprensivi di una hit, Sesso e samba, in coppia con Gaia e di decine di polemiche. Tutte concluse con il suo successo, a partire dall'ultima, quella che lo ha visto protagonista del «caso» del Concertone di Capodanno a Roma, dal quale è stato escluso a causa dei suoi testi «lesivi della dignità delle donne»: il risultato è stata una catena di solidarietà da un lato (da parte di chi rifiutava la censura) e di critiche dall'altro, finita con un contro-concertone organizzato dallo stesso Tony Effe in un Palazzetto dello Sport di Roma, manco a dirlo, strapieno. E, alla fine, ha perfino devoluto l'incasso in beneficenza...
È finita così? Ma no, c'è
ancora il momento clou di questa paradossale vicenda: il Festival di Sanremo. Perché Tony Effe, sempre lui, salirà su quel palco. Chissà se le critiche lo faranno vincere anche lì. Le sue royalty, di sicuro, ringrazieranno.
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