Bambine che hanno appreso talmente bene la lezione della vera eleganza da far invidia alle loro mamme. Sono quelle che hanno sfilato per Monnalisa nelle sontuose sale affrescate di Palazzo Corsini a Firenze scatenando la cupidigia delle signore che chiedono alla bravissima Barbara Bertocci di avere anche nella loro taglia alcune di quelle proposte per il prossimo inverno. «Sappiamo fare bene solo il bambino e continueremo su questa strada» replica il direttore creativo che esce in passerella con la fashion coordinator Diletta Iacomoni. Questa volta, più che mai, la collezione è apparsa ricca di quelle suggestioni che accendono il desiderio delle donne, piccole e grandi: pellicce vegane intarsiate ad arte e cappottini in tessuti tridimensionali, abitini elegantissimi con strass e gorgiere di pelliccia, piccole casacche di seta stampata al posto della T-shirt, scarpe glitterate, cerchietti per i capelli con fiorellini e cristalli, cappelli divini e deliziose mini bag dal bon ton parigino che fanno parte della nuova capsule LesPetitesB. E poi un'infilata di vestiti Couture che sono la risposta di Dio alle preghiere di bambine desiderose di realizzare un sogno: tagliati e cuciti con processi sartoriali, vengono consegnati in magnifiche scatole da corredo. «I nostri clienti sono venuti tutti e da qui comprendiamo che abbiamo da mangiare per i prossimi sei mesi» dichiara con arguta ironia tutta toscana Piero Iacomoni, presidente dell'azienda nata ad Arezzo nel 1968, che fattura 40 milioni di euro di cui il 65% con l'esportazione. «Possiamo andare avanti con fiducia e impegnarci a segnare il nostro prossimo goal: raddoppiare il numero di punti vendita diretti nel mondo che oggi sono 22» aggiunge il presidente mentre saluta i buyer che affollano il proprio stand a Pitti Bimbo. Del resto l'imprenditore deve essere ottimista per motivare bene la sua squadra. E Iacomoni lo è da sempre. Non solo: è anche un uomo con una visione illuminata. Non a caso l'anno scorso ha dato il via a un ambizioso piano di welfare aziendale con l'integrazione dei benefit già attivi per i 140 dipendenti (rimborso viaggio casa/ufficio, orario elastico, mensa aziendale, sistema premiante) e quindi sostegno nelle spese per la salute, per la prevenzione e la cura, la salvaguardia del potere d'acquisto e la riduzione quando possibile, del cuneo fiscale. «Questo è un momento complesso ma anche ricco di nuove opportunità. La nostra forza sta nell'essere una grande famiglia allargata a tutti i nostri collaboratori» dice spiegando che solo nell'ufficio stile lavorano circa 30 persone. E ci vogliono tutte per creare e diversificare le collezioni prodotte da Monnalisa: la linea bebè dai 3 ai 36 mesi, la linea Monnalisa dedicata alle bambine dai 2 ai 12 anni, la Jakioo dai 6 ai 16, la Chic per la cerimonia dai 4 ai 16, la Fun per il quotidiano di bambine dai 4 ai 16 e la Hitch-Hicker per maschietti giramondo dai 2 ai 14 anni. Un universo articolato in varie proposte ma tutte di pregevole qualità e di attenta ricerca stilistica. «Abbiamo anche armonizzato i collegamenti fra negozi, magazzino centrale e e-commerce» conclude Iacomoni annunciando la nascita del nuovo dominio monnalisa.
eu, perfetto per dialogare con tutti i device integrando i contenuti che arrivano dagli account Istagram di tutti i negozi con quelli di @monnalisa_official mentre con il servizio Magic Box i possessori della Monnalisa Card possono ricevere a casa i modelli scelti.LuSer- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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