Pienone al San Paolo per la Giornata Rosa dedicata alla prevenzione

L'ospedale di via Di Rudinì ha meritato i tre bollini rosa dall'Osservatorio sulla salute della donna e promuove due giornate l'anno di workshop e dimostrazioni gratuite. Dall'Hpv alla gravidanza, dai tumori all'osteoporosi

Pienone all'ospedale San Paolo sabato 6 novembre per la Giornata in Rosa dedicata alle donne di ogni età. Per tutto il giorno si sono alternati seminari e dimostrazioni e gli specialisti hanno potuto soddisfare la curiosità delle partecipanti. Dalle malattie infettive sessualmente trasmesse, alle nozioni base di ostetricia, all'importanza della prevenzione dei tumori, fino all'osteoporosi. Di tutto un po', il fil rouge dell'intera giornata è stato appunto l'informazione. Le conferenze erano gratuite e non c'era bisogno di prenotarsi. Allo spazio adolescenti si è discusso di Hpv (papilloma virus) e contraccezione. Le future mamme hanno affollato il laboratorio dimostrativo dedicato all'ecografia tridimensionale. Che, come ha spiegato Anna Maria Marconi, direttore della clinica ostetrica e ginecologica del San Paolo offre due vantaggi, "la possibilità di salvare le immagini del feto che possono essere riviste e analizzate successivamente e l'opportunità di avere un secondo parere di esperti anche per via telematica". Seguito anche il corner sulle cellule staminali nel cordone ombelicale. Il laboratorio sulla patologia della mammella è stato condotto da Giacomina Moro, senologa e chirurga. "Spesso ci dimentica che anche in gravidanza i controlli sono importanti perchè, per effetto dei cambiamenti ormonali, il seno subisce mutamenti. Se è vero che la mammografia è sconsigliata (le radiazioni possono danneggiare il feto) l'ecografia non ha conseguenze nocive". L'attenzione è allora sulla prevenzione, "quella primaria comprende una sana alimentazione, un corretto stile di vita e la consapevolezza dell'incidenza di fattori ambientali - spiega Moro - La prevenzione secondaria è quella possibile con la diagnosi precoce: oggi agli esami di controllo si presentano donne con tumori sempre più piccoli, quindi curabili più facilmente e questo è un traguardo fondamentale". È stata invece Gilla Cauli, psichiatra e psicoterapeuta a condurre lo "Spazio psiche-donna" che non poteva essere solo rosa: "Occorre un momento di riflessione per esprimere i propri dubbi e i sentimenti legati non solo alla gravidanza e alla maternità ma anche alla coppia. Per imparare a gestire le piccole-grandi rivoluzioni provocate dall'arrivo di un figlio". Si è parlato anche di depressione in gravidanza e post-partum. "Abbiamo mostrato quali sono i campanelli d'allarme, se necessario suggeriamo percorsi di cura, individuali o famigliari".

Al San Paolo l'Osservatorio nazionale sulla salute della donna ha assegnato i tre bollini rosa, il voto più alto per dire che i suoi reparti sono a misura di donna. E le Giornate in Rosa (finora ce ne sono state due) si ripeteranno al ritmo di due l'anno.

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