Il "Pigro" di Romagnoli nella scuola di chef e maître del futuro

Il vino, oggi, è un davvero sorprendente Gutturnio superiore selezione Ape delle Cantine Romagnoli, roba che matura per 15 mesi in grandi botti di rovere francese. L'occasione per incontrare chi lo produce, come si leggerà più sotto, le iniziative organizzate dalla scuola Amerigo Vespucci; per esteso Istituto professionale per i servizi dell'Enogastronomia e l'Ospitalità alberghiera, che solo leggerlo vien voglia di sedersi a tavola con bicchiere e forchetta. Una missione meritevole, perché soprattutto a Covid risolto, una delle peggiori Caporetto è stata quella della ristorazione rimasta orfana di troppo personale di sala e di cucina di una minima qualità. E allora ben venga l'impresa di questa scuola di grande e noto prestigio che s'incarica di formare gli chef e i maître del futuro. Ma anche room division, food&beverage manager e direttori di hotel. Schiere di professionisti formati fin dal 1962, tanto che da un suo spin-off nel 1978 nacque addirittura il Carlo Porta. Oggi il Vespucci è al centro delle scelte di tante famiglie (oltre mille gli studenti suddivisi in 50 classi) e nei giorni scorsi, per far «respirare l'aria della ristorazione sulla cresta dell'onda» si è organizzato «Cibo, vino e Ospitalità», evento nel quale gli chef Gaetano Trovato del ristorante «Arnolfo» (2 stelle Michelin) a Colle Val d'Elsa, Giovanni Ciresa del milanese «Peck» e Franco Sangiacomo dell'«Osteria di Brolio» del Barone Ricasoli a Gaiole in Chianti hanno condotto masterclass e laboratori, finiti nel pranzo preparato e servito dagli studenti del quinto anno con i docenti Roberto Di Mauro e Stefano Mazzeo, coordinati dal dirigente scolastico Luigi Costanzo.

Tra le aziende di qualità presenti (Compagnia Italia Sali, Ricasoli, Montauro, Peri) anche Cantine Romagnoli di cui sopra, presenti con le sempre deliziose bollicine Metodo classico «Il Pigro» e il ceo Alessandro Perini, pronto a congratularsi «con l'ottima organizzazione, ma anche per il piglio degli studenti impegnati in sala e in cucina, pronti a cogliere il corretto senso di un'anteprima della loro prossima carriera lavorativa». Aggiungendo che «Romagnoli sostiene e sosterrà volentieri le iniziative formative dedicate ai giovani che vedono l'enogastronomia come la colonna portante del proprio futuro».