Non si prenderà una bella Eredità ma si troverà a sostenere una Reazione a catena. Insomma, Pino Insegno non verrà lasciato in panchina. Ieri un incontro con il direttore del day time Angelo Mellone ha chiarito il futuro dell'attore dopo la decisione dei vertici Rai di sottrargli la conduzione de L'eredità che avrebbe dovuto guidare da gennaio su Raiuno. Ma gli scarsi ascolti ottenuti da Insegno a Il mercante in fiera, il quiz in onda attualmente su Raidue, non deponevano a favore della scelta di affidargli uno degli show cassaforte della tv di Stato.
Però c'era un contratto biennale da rispettare come ha fatto con toni perentori notare il suo manager Diego Righini prima di incontrare i manager Rai. Alla fine sembra che si sia trovata questa soluzione: a Insegno sarà affidata la prossima edizione del game Reazione a catena, ora condotto da Marco Liorni, che andrà in onda da giugno a novembre del 2024 e che l'attore aveva già guidato con successo in anni passati.
Insomma sembra che ci possa essere uno scambio di programmi tra Liorni e Insegno. Oppure l'altra soluzione è richiamare Flavio Insinna, cui era stata tolta L'eredità, che conduceva con ottimi risultati, per fare posto a Insegno. Comunque sia una situazione incresciosa per i vertici Rai che devono affrontare la montagna di polemiche dovute alla relazione di amicizia tra l'attore e doppiatore e la premier Giorgia Meloni. Polemiche secondo cui Insegno avrebbe ottenuto il contratto grazie a queste entrature. In ogni caso, alla fine, il suo ritorno in Rai si è risolto in un disastroso pasticcio. Comunque Insegno è un artista di calibro che riuscirà di nuovo a far vedere chi è. Infatti - come ha ricordato il suo manager Dario Righini che prima di incontrare il direttore Mellone aveva minacciato di farsi «sentire nelle sedi competenti» se non fosse stato rispettato il contratto - Reazione a Catena «l'accetteremmo perché è il programma che Pino ha condotto dal 2010 al 2013 e con il quale ha raggiunto il record d'ascolto del 34% di share».
Da parte sua, la Rai dopo i numerosi flop di questo inizio di stagione, da Liberi tutti chiuso dopo solo tre puntate a Fake Show ad
Avanti popolo, non si può più permettere di sbagliare. Se vuole lasciare un segno, deve recuperare e riportare su ascolti e immagine entro fine stagione autunnale (dicembre) e rilanciare con una buona stagione primaverile.
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