Pirelli, filtri che abbattono il 90% delle polveri

da Milano

La crescente attenzione alle emissioni inquinanti, in particolare a quelle dei motori diesel, ha portato nel tempo a una notevole evoluzione delle tecnologie motoristiche finalizzate alla riduzione delle emissioni dei gas di scarico. Standard di emissione sempre più stringenti impongono una riduzione del valore limite delle emissioni di particolato. Nello specifico, per quanto riguarda le autovetture, a partire dal 2009, quando entrerà in vigore la normativa Euro 5, per raggiungere lo standard di particolato richiesto, che stabilisce un valore limite per le emissioni di particolato pari a 0,005 g/km, dovranno essere dotate di un filtro antiparticolato, per un totale di circa 10,5 milioni di vetture per anno, contro circa 3,5 milioni per anno attuali.
La tecnologia messa a punto da Pirelli per i veicoli già in circolazione e per quelli nuovi è basata su filtri in carburo di silicio poroso (un materiale che offre caratteristiche uniche di resistenza al calore e agli sbalzi termici), che permettono la riduzione di oltre il 90% delle emissioni di particolato. Il filtro Pirelli può essere installato su autobus, trucks, veicoli off-road e mezzi per il trasporto su acqua già circolanti (retrofit) o sulle nuove auto (primo equipaggiamento). Questa tecnologia per l’abbattimento delle emissioni è attualmente impiegata nel segmento retrofit e primo equipaggiamento da diversi milioni di veicoli a motore diesel ed è utilizzabile con combustibili a basso tenore di zolfo.
Nel luglio 2007, in proposito, sono partiti i lavori di costruzione della terza fabbrica del gruppo Pirelli in Romania, destinata principalmente alla produzione, in grande serie, di filtri antiparticolato per il primo equipaggiamento. L’impianto, dislocato su un’area di 10 ettari nella Romania sud-occidentale, sarà attivo a partire dalla seconda metà del 2008 e si articolerà in due linee produttive. La nuova fabbrica sarà in grado di produrre all’anno oltre 500mila filtri in carburo di silicio per il primo equipaggiamento dei motori diesel. L’investimento iniziale è stimato in oltre 25 milioni. Il nuovo insediamento consentirà a Pirelli di sviluppare la propria presenza nel settore dei filtri antiparticolato.
Nei giorni scorsi, intanto, il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, ha firmato il decreto di omologazione (sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale tra circa un mese) dei filtri antiparticolato per i veicoli diesel. Il provvedimento, in pratica, darà l’atteso via libera all’applicazione dei filtri Fap alle auto diesel.

Antesignano di questi filtri si può considerare il gruppo francese Psa Peugeot Citroën, primo, nel 2000, a equipaggiare di serie un veicolo con il Fap (Filtro attivo antiparticolato), dispositivo divenuto ora indispensabile per l’abbattimento delle dannose particelle di pulviscolo.

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