Pisapia e lo spoil system: fango contro ilGiornale.it dal sito del Popolo Viola

Attacco ad personam contro il nostro cronista Andrea Indini che ieri aveva anticipato la notizia che il neosindaco avrebbe tagliato 32 dirigenti. Tirata in ballo pure la moglie del giornalista. Ma i tagli restano e i fondi degli asessorati crescono...

Pisapia e lo spoil system: 
fango contro ilGiornale.it 
dal sito del Popolo Viola

Milano - Fango ad personam contro il Giornale. Dal Popolo Viola arriva l'ennesima stoccata contro l'edizione online del quotidiano di via Negri. Al centro del dibattito il possibile taglio dei dirigenti di Palazzo Marino al vaglio della amministrazione guidata da Giuliano Pisapia. Il nostro cronista Andrea Indini raccoglie la denuncia dell'ex assessore allo Sport Alan Rizzi che svela le intenzioni del neosindaco: licenziare prima della fine del loro contratto 32 dirigenti del Comune di Milano. Immediata la reazione del Popolo Viola che sul proprio sito accusa il nostro giornalista di aver scritto l'articolo per difendere il posto della moglie, giornalista che, nella passata amministrazione, era nell'ufficio stampa dell'assessorato alla Cultura.

Falsità e fango, appunto. Un attacco personale per sminuire il colpo di mano voluto dalla nuova Giunta. "Pisapia sarebbe pronto a firmare la lettera di licenziamento per i 32 dirigenti esterni di Palazzo Marino - spiega oggi il Corriere della Sera - la lettera partirebbe già questa mattina e la nomenklatura del Comune avrebbe quindici giorni per fare armi e bagagli". Insomma, inizia lo spoil system. Il nostro cronista Andrea Indini aveva già anticipato la notizia ieri pomeriggio (leggi l'articolo) dopo una chiacchierata con l'esponente del Pdl Alan Rizzi che aveva parlato di una "ritorsione non giustificata nei confronti di professionisti che hanno lavorato al servizio di Milano 'colpevoli' di aver lavorato con il sindaco Moratti". Nessuna smentita. "Il sindaco avrebbe chiesto di scegliere su basi oggettive: competenza e merito - continua Maurizio Giannattasio sul Corriere - ma c'è chi spinge per un taglio radicale".

E il Popolo Viola cosa fa? Passa al contrattacco e scrive un articolo al vetriolo contro il nostro cronista la cui moglie ha lavorato nell'ufficio stampa di Palazzo Marino fino a pochi giorni fa ma che non rientra nei 32 dirigenti presi di mira dalla nuova amministrazione. "L'autore dell’articolo ad personam - tuona il sito Lettera viola - è il marito di una consulente esterna collocata (con quali meriti, attraverso quale concorso pubblico?) dalla Moratti presso l’ufficio stampa del Comune di Milano". Con tanto di nomi e cognomi. I dirigenti che rischiano il posto non sono giornalisti, ma sono i vari direttori di settore che lavorano negli assessorati del Comune. I contratti dell'ufficio stampa non sono stati, infatti, prorogati fino ai primi di ottobre come invece è successo per i 32 dirigenti. Non solo. Secondo quanto denunciato oggi dall'ex assessore leghista Alessandro Morelli, "i tanto declamati tagli di Pisapia prevedono un aumento dei fondi degli assessori per gli staff". Da 70mila a 86mila euro all’anno per ogni assessore. Fortunatamente il taglio delle poltrone voluto dal governo diminuisce gli assessori e quindi la spesa complessiva. "I tagli agli emulomenti del direttore generale e del portavoce in questo modo sembrano solo specchietti per le allodole - spiega l'esponente del Carroccio - tanto che gli aumenti destinati agli staff di due soli assessori copriranno i risparmi e gli altri 10 saranno spese nuove e aggiuntive".

Insomma, nell'articolo preso di mira dal Popolo Viola non c'è alcun conflitto di interessi ma la denuncia di un modo di far

politica a suon di slogan e di mezze verità. Ma tutto questo poco importa al Popolo Viola che come unico scopo ha quello di infangare il Giornale. La prossima volta, però, lo faccia documentandosi un po' meglio.

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