Pizzarotti ora sfida Grillo: "Confrontiamoci in streaming"

Cinque Stelle nel caos. Di Battista torna ad attaccare il sindaco. Che però risponde: "Si nasconde dietro a mail anonime"

Pizzarotti ora sfida Grillo: "Confrontiamoci in streaming"

"Ho sentito di parlamentari che vorrebbero un'assemblea interna per discutere, io sono disponibile anche in quel caso al confronto, a portare la mia voce e i miei documenti e le cose che abbiamo fatto. Anche in diretta streaming". Federico Pizzarotti non molla. Anzi, ai microfoni del Tg1, rilancia la posta in gioco lanciando una sfida al partito delle trasparenza. Il sindaco di Parma, indagato per abuso di ufficio in una indagine sulle nomine al Teatro Regio, vuole provare a difendersi davanti ai vertici del Movimento 5 Stelle per scongiurare l'espulsione dal partito.

I grillini stanno andando in corto circuito. Prima la bufera giudiziaria di Quarto. Poi le docce fredde, una dietro all'altra, di Livorno e Parma. Col doppio pesismo usato per Nogarin e Pizzarotti che sta facendo rivoltare la base grillina. Alessandro Di Battista, oggi all'Arco della Pace assieme al candidato sindaco Gianluca Corrado, cerca di tenere il punto. "Io avrei comunicato ai cittadini che mi hanno eletto, che sono i miei datori di lavoro, l'arrivo di un avviso di garanzia - spiega - chi non lo fa, per quanto mi riguarda non è intimamente del Movimento 5 stelle". A detta del parlamentare pentastellato, il primo cittadino avrebbe cercato di nascondere l'avviso di garanzia. "Non lo doveva comunicare a me o a Di Maio ma ai cittadini, è questa la mancanza di trasparenza", conclude Di Battista rivendicando l'intransigenza dei grillini come un valore dal momento che "questo è un Paese in cui nessuno si scandalizza per il fatto che Buzzi, il boss di Mafia capitale, era commensale di Matteo Renzi alle sue cene da 1.500 euro".

Il caso della sospensione di Pizzarotti, però, è tutt'altro che archiviato e resta una ferita aperta. Se nega di accarezzare l'idea di una sua convention, il sindaco si dice pronto a confrontarsi con una eventuale assemblea di parlamentari pentastellati. Vuole portare lì le sue "carte". Rispondendo così al Direttorio che continua ad accusarlo di scarsa trasparenza. "C'è chi ha detto che io devo chiedere scusa ai cittadini di Parma - ribatte Pizzarotti - si scusi lui, che invece di metterci la faccia si nasconde dietro mail anonime".

E rilancia: "Io, i miei concittadini, li porto tutti nel cuore, è il loro benessere il mio primo pensiero quando mi alzo e l'ultimo quando vado a riposare. Sono cose che tu non puoi nemmeno capire". Anche se non lo nomina, il riferimento è proprio a Di Battista. Insomma, lo scontro è solo all'inizio.

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