Il Consiglio dell'Unione Europea ha ufficialmente dato l’ok al regolamento che impone alle aziende di integrare batterie facilmente rimovibili e sostituibili entro il 2027 all'interno dei dispositivi. Questa misura fa parte di un ampio progetto per la sostenibilità e la riduzione delle emissioni. L'approvazione regolamentare avrà un impatto sull'intero ciclo di vita delle batterie, dal processo di produzione al riutilizzo e al riciclaggio, assicurando che siano sicure, sostenibili e competitive. Ecco cosa accadrà e cosa cambierà per i consumatori.
Cosa cambia per il consumatore
Il consumatore potrà ricorrere al “fai da te” e non dovrà ricorrere all’assistenza di un tecnico specializzato. Non abbiamo ancora delle notizie specifiche in merito, ma se il processo dovesse essere facile e immediato i cittadini europei risparmieranno denaro poiché potranno provvedere all’autoriparazione. Chi utilizzerà la batteria dovrà poi consegnarla, quando non sarà più utilizzabile, ai produttori delle stesse che le raccoglieranno. Il consumatore potrà poi, grazie al regolamento, visionare il “passaporto della batteria”, si tratta in sintesi di un codice QR che consentirà alla persona in questione di ricevere le informazioni per sostituire l’oggetto.
Usb-C in arrivo
Come già detto in questo articolo, il Consiglio europeo ha approvato una legge che stabilisce l'adozione di uno standard unico, il connettore Usb-C, il quale dovrà essere presente su tantissimi dispositivi e consentirà loro di essere ricaricati. I dispositivi fabbricati prima della fine del 2024 potrebbero non seguire il nuovo standard. È importante notare che alcuni produttori hanno già scelto spontaneamente di adottare la tecnologia Usb-C anche prima dei dibattiti dell'Unione Europea su questo argomento.
Tutte le aziende fabbricatrici dei prodotti in questione dovranno dotare i propri dispositivi di porte Usb-C, ad eccezione di quelli che, a causa delle dimensioni molto ridotte, non possono fisicamente ospitare tale connettore, come ad esempio gli smartwatch e i tracker per la salute. La gamma di apparecchi a cui si applica questa norma è ampia e include smartphone, tablet, console portatili, speaker portatili, e-reader, fotocamere digitali e sistemi di navigazione portatili.
Il nuovo regolamento
Il ministro spagnolo per la Transizione Ecologica, Teresa Ribera, ha sottolineato l'importanza delle batterie per il processo di decarbonizzazione e per il passaggio dell'UE verso modalità di trasporto a zero emissioni. La nuova normativa favorirà l'industria europea, promuovendo la competitività e garantendo che le nuove batterie siano ecocompatibili e contribuiscano alla transizione ecologica. Il nuovo regolamento riguarderà tutte le batterie, inclusi dispositivi portatili, dispositivi per veicoli elettrici, quelli industriali, quelli di avviamento, illuminazione e accensione (SLI) e le apparecchiature per i mezzi leggeri di trasporto, come biciclette elettriche e scooter. Il regolamento sarà firmato sia dal Consiglio che dal Parlamento europeo e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'UE, entrando in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione.
Gli obiettivi
Le nuove norme sono improntate al miglioramento del funzionamento del mercato interno delle batterie. L’obiettivo è quello di garantire una equa concorrenza implementando le caratteristiche di sicurezza, sostenibilità ed etichettatura. Sono poi stati fissati i traguardi finalizzati alla raccolta dei rifiuti di batterie portatili nella misura del 63% entro la fine del 2027 e del 73% entro la fine del 2030. Inoltre entro la fine del 2028 l’obiettivo è quello di smaltire i rifiuti di batterie per mezzi di trasporto leggeri, cifra che sale al 61% entro la fine del 2031.
Infine il regolamento vuole implementare il processo di efficienza di riciclaggio dedicato alle batterie al nichel-cadmio proponendo il raggiungimento dell’80% entro la fine del 2025 e per altre batterie di scarto del 50% entro la fine del 2025.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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