Bce, il commento degli esperti sui tagli dei tassi: ecco le prossime mosse

La decisione della Bce di tagliare i tassi di interesse di 25 punti base, portandoli al 2,75%, ha confermato le aspettative del mercato e suscitato una serie di reazioni tra gli analisti e gli investitori

Bce, il commento degli esperti sui tagli dei tassi: ecco le prossime mosse
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La decisione della Bce di tagliare i tassi di interesse di 25 punti base, portandoli al 2,75%, ha confermato le aspettative del mercato e suscitato una serie di reazioni tra gli analisti e gli investitori. Questa mossa, ampiamente anticipata, si inserisce in un contesto di crescita economica stagnante nell'Eurozona e di inflazione in progressivo rallentamento verso l'obiettivo del 2%.

Prospettive per i prossimi tagli

Secondo Candriam, la Bce potrebbe proseguire nel suo percorso di allentamento monetario fino a raggiungere un tasso finale del 2%, con altri tre tagli attesi nel corso dell'anno. Tuttavia, l'istituto di Francoforte mantiene un approccio cauto e dipendente dai dati, evitando di fornire indicazioni precise sulle future mosse. L'incertezza legata ai potenziali dazi imposti dagli Stati Uniti rappresenta un rischio significativo per la crescita europea e potrebbe influenzare la traiettoria dei tassi nei prossimi mesi.

La visione degli esperti

Roelof Salomons di BlackRock evidenzia come il mercato abbia già incorporato la prospettiva di ulteriori riduzioni, prevedendo un livello del 2% entro l'estate. L’attenzione resta sulla velocità con cui la Bce procederà con i tagli, bilanciando la necessità di sostenere la crescita con il rischio di un’inflazione ancora elevata.

Anche Pimco si allinea a questa visione, sottolineando che la Bce sta gradualmente spostandosi verso una politica più neutrale, con un tasso target stimato tra l'1,75% e il 2,25%. Tuttavia, la debolezza della crescita potrebbe giustificare ulteriori riduzioni oltre le attuali aspettative di mercato.

Implicazioni per gli investitori

Franklin Templeton si spinge oltre, prevedendo un tasso di riferimento all’1,5% entro la fine del 2025. Con la crescita economica prossima allo zero, i mercati obbligazionari europei dovrebbero beneficiare di un contesto di tassi più bassi, in particolare nel segmento a breve termine.

Vontobel e Goldman Sachs concordano sull’idea che l’allentamento monetario continuerà anche nei prossimi mesi, con un possibile ulteriore taglio a marzo. Tuttavia, la Bce dovrà affrontare sfide geopolitiche e politiche interne, come le elezioni in Germania e l’incertezza legata alle politiche commerciali della nuova amministrazione statunitense.

La risposta dei mercati

In sintesi, il mercato si aspetta che la Bce prosegua con una politica di tagli graduali fino a raggiungere un tasso neutrale intorno al 2%. L’equilibrio tra il sostegno alla crescita e il controllo dell’inflazione rimane il principale dilemma per l’Eujrotower, mentre gli investitori si concentrano sulle opportunità nei mercati obbligazionari e azionari europei. Le prossime riunioni e le proiezioni macroeconomiche forniranno ulteriori indicazioni sulla traiettoria della politica monetaria nell'Eurozona.

Intanto, lo spread Btp/Bund è rimasto sostanzialmente invariato a 108 punti base, segno che la mossa odierna si inserisce all’interno di un percorso già scontato dal mercato.

Anche l’euro/dollaro è stabile a quota 1,043, mentre la moneta unica ha recuperato frazionalmente sul franco svizzero a 0,946. Yen sempre ben intonato a 160,85 contro euro. Le Borse del Vecchio Continente procedono in territorio positivo: Milano la meno tonica con un +0,16%, Francoforte a +0,3% e Parigi +0,9%.

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