La manovra include misure positive che puntano a stimolare la crescita economica e a supportare il welfare, ma in ogni area di intervento emergono limiti strutturali che ne riducono l’impatto. Sebbene lo sforzo del governo sia evidente, la manovra potrebbe non essere risolutiva per affrontare sfide fondamentali come la sostenibilità del debito, il miglioramento del sistema sanitario, la crescita del Mezzogiorno e la semplificazione del sistema fiscale. È quanto emerge dall’audizione sulla legge di Bilancio del vicecapo del dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia, Andrea Brandolini.
Il testo presentato è strutturato secondo uno schema binario. Ogni misura viene sottoposta a un’analisi e se ne mettono in risalto sia le ricadute positive che le esternalità negative. A prima vista, emerge che l’unico punto che supera a pieni voti l’esame sia il taglio strutturale del cuneo e l’incremento del Fondo sanitario nazionale. Per tutti gli altri argomenti argomentazioni pro e contro si neutralizzano a eccezione delle misure fiscali per le quali si richiede un surplus di semplificazione, vista la disarticolazione dell’aliquota media derivante non solo dagli sgravi fiscali ma anche dalla rimodulazione del sistema delle detrazioni in base a reddito e numero di figli a carico. Un surplus di attenzione viene anche richiesto pure sulla gestione del debito pubblico in quanto nel triennio 2025-2027 non tutte le previsioni di spesa sono pienamente coperte.
Qui di seguito gli argomenti affrontati e le valutazioni di Bankitalia:
1. Misure espansive e coperture
Aspetti positivi: Le misure espansive (32 miliardi nel 2025, 36 nel 2026 e 45 nel 2027) mirano a stimolare la crescita economica e coprono settori chiave come il welfare, le infrastrutture e il supporto fiscale alle famiglie. Questi investimenti rappresentano un impegno significativo verso il rilancio dell’economia.
Aspetti negativi: Le coperture previste, mediamente circa 21 miliardi l’anno, sono inferiori alle somme stanziate, creando uno squilibrio che aumenta il debito pubblico. Questa dinamica rende difficile mantenere la sostenibilità a lungo termine e potrebbe portare a tagli o aumenti fiscali futuri. Brandolini ha espresso preoccupazione anche per il rallentamento economico italiano, mettendo in dubbio il raggiungimento degli obiettivi di crescita prefissati dal Psb per il 2024-2025, dato che l'attività economica non sembra avere sufficiente slancio.
2. Riduzione del cuneo fiscale e rimodulazione Irpef
Aspetti positivi: La stabilizzazione della riduzione del cuneo fiscale e il taglio degli scaglioni Irpef migliorano la progressività del sistema fiscale e forniscono un aumento netto del reddito per i lavoratori a medio-basso reddito, riducendo il costo del lavoro.
Aspetti negativi: Sebbene questi tagli aiutino i lavoratori, la complessità normativa delle nuove detrazioni e dei limiti alla deducibilità crea incertezza e complessità per i contribuenti. Pur apprezzando la riduzione degli scaglioni Irpef e la stabilizzazione del cuneo fiscale, Brandolini sottolinea che le modifiche al sistema fiscale rischiano di aumentare la complessità piuttosto che semplificarlo. Anche le nuove soglie di detrazione per i carichi familiari aggiungono elementi di difficoltà, compromettendo l’equità e la trasparenza del sistema fiscale. L'introduzione di soglie fisse di detrazione (che variano in base al numero di figli) può generare discontinuità nell’imposizione fiscale e, a lungo termine, minare l’equità del sistema. Bankitalia ritiene che un sistema di tetti progressivi, basato su una funzione continua del reddito, sarebbe più equo.
3. Sostegno alle famiglie e natalità
Aspetti positivi: I nuovi incentivi per le famiglie, come il bonus per i nuovi nati e il potenziamento dei congedi parentali, rappresentano passi concreti per sostenere la natalità e migliorare le condizioni economiche delle famiglie con figli.
Aspetti negativi: Tuttavia, questi incentivi non affrontano il problema delle difficoltà strutturali che scoraggiano la natalità, come l’insufficienza di asili nido e la carenza di politiche di conciliazione lavoro-famiglia. In assenza di misure infrastrutturali durature, gli incentivi monetari rischiano di essere solo un palliativo temporaneo. Inoltre, queste misure potrebbero non bastare a compensare l’alto costo della vita, rendendo insufficienti i benefici per molte famiglie.
4. Finanziamenti per il Mezzogiorno e Zone Economiche Speciali (ZES)
Aspetti positivi: L’istituzione della "ZES unica" e i finanziamenti specifici per il Sud Italia puntano a stimolare investimenti e a promuovere la crescita economica in aree storicamente svantaggiate.
Aspetti negativi: La mancanza di un quadro di medio-lungo periodo per i finanziamenti ZES e la complessità burocratica per le imprese rischiano di limitare l’efficacia di queste misure. Senza un miglioramento delle infrastrutture e un coordinamento con le politiche industriali, gli incentivi rischiano di non attrarre abbastanza investimenti.
5. Sanità
Aspetti positivi: L’aumento dei finanziamenti al Servizio Sanitario Nazionale (SSN), con importi crescenti fino al 2030, risponde all'esigenza di rafforzare il sistema sanitario e migliorare la qualità dei servizi, soprattutto in vista dell’invecchiamento demografico.
Aspetti negativi: Tuttavia, i finanziamenti aggiuntivi potrebbero non essere sufficienti a risolvere le carenze di personale e la frammentazione dei servizi. La mancanza di un piano dettagliato per l’assunzione e la formazione di nuovo personale sanitario crea incertezza sulla sostenibilità e sull’efficacia del sistema nel lungo periodo.
6. Pubblico impiego e rinnovi contrattuali
Aspetti positivi: La manovra prevede aumenti salariali e fondi per i rinnovi contrattuali nel pubblico impiego, riconoscendo il ruolo fondamentale dei dipendenti pubblici e riducendo il divario retributivo con il settore privato.
Aspetti negativi: Il blocco parziale del turn-over e l’invecchiamento del personale pubblico creano però un rischio di inefficienza a lungo termine. Senza una programmazione adeguata per assunzioni e formazione dei nuovi lavoratori, si rischia una perdita di competenze che potrebbe influire sulla qualità dei servizi pubblici.
7. Tassazione dell’economia digitale e delle criptovalute
Aspetti positivi: L’aumento della tassazione sulle criptovalute e l’eliminazione delle soglie di applicazione per i servizi digitali mirano a rafforzare la giustizia fiscale, ampliando la base imponibile.
Aspetti negativi: Tuttavia, queste misure potrebbero incentivare l’occultamento di attività fiscali e ridurre la competitività del settore tecnologico italiano. Il rischio è che queste tasse spingano le attività verso mercati esteri, danneggiando sia il gettito fiscale sia l’attrattività dell’Italia per le imprese digitali.
8. Spending Review e riduzione delle spese
Aspetti positivi: Il piano di spending review e i tagli previsti alle spese correnti mirano a migliorare l’efficienza della spesa pubblica, consentendo un utilizzo più mirato delle risorse.
Aspetti negativi: La spending review è ancora in fase sperimentale e riguarda solo una piccola parte della spesa pubblica. Senza un’espansione del programma e una pianificazione a lungo termine, i risparmi saranno limitati e non garantiranno una reale riduzione degli sprechi strutturali.
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