"Stop al rialzo dei tassi": la voce nella Bce che può cambiare tutto

"Non c'è ragione per un ulteriore rialzo dei tassi", dice dalla Bce Francois Villeroy de Galhau. Ora, secondo il banchiere, bisogna piuttosto deve discutere di quanto a lungo debbano restare così

"Stop al rialzo dei tassi": la voce nella Bce che può cambiare tutto
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"Non c'è più motivo di rialzare i tassi". Le valutazioni del governatore della Banca di Francia e membro del board della Bce, Francois Villeroy de Galhau, aprono uno scenario abbastanza rassicurante. Soprattutto rispetto al rientro dell'inflazione. In un'intervista al quotidiano economico tedesco Handesblatt, l'alto banchiere ha ribadito la propria convinzione che la Banca centrale europea abbia concluso il suo ciclo rialzista, sottolineando come dopo l'ultima stretta della Bce si siano visti "buoni" numeri sull'inflazione mentre l'aumento dei costi di finanziamento a lungo termine è stato "eccessivo".

"Oggi penso che non ci sia ragione per un ulteriore rialzo dei tassi", ha affermato il governatore della Banca di Francia. Poi nella medesima intervista ha aggiunto: "C'è un sacco di dibattito in merito al picco dei tassi, invece dovremmo parlare di un plateau e resteremo su questo plateau tutto il tempo che sarà necessario". Villeroy ha inoltre spiegato che i tassi dovrebbero ora rimanere tanto alti quanto sarà necessario, sostenendo che le aspettative di taglio dei tassi dei mercati su entrambe le sponde dell'Atlantico siano state in passato troppo ottimistiche.

Il mese scorso, la Banca centrale europea aveva aumentato il tasso di interesse di riferimento, portandolo a un livello record del 4%, dopo dieci rialzi consecutivi volti a riportare l'inflazione all'obiettivo del 2% entro il 2025. Da allora - ha dichiarato Villeroy - "abbiamo avuto buoni numeri sull'inflazione e parallelamente un aumento dei tassi a lungo termine. Può essere considerato eccessivo, ma contribuisce a irrigidire le condizioni di finanziamento nell'economia europea". Già nei giorni scorsi, anticipando il senso delle più recenti dichiarazioni, Villeroy de Galhau aveva definito "appropriato" l'attuale livello dei tassi di riferimento deciso dalla Bce per calmare il rialzo dei prezzi al consumo.

La stessa linea d'analisi era stata condivisa nelle scorse ore anche dalla presidente della BCE, Christine Lagarde, intervenuta in occasione dell'apertura della tradizionale conferenza annuale sulla politica monetaria organizzata dall'Istituto di Francoforte. "Sulla base della nostra valutazione attuale, riteniamo che i tassi di interesse di riferimento della Bce abbiano raggiunto livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, daranno un contributo sostanziale al tempestivo ritorno dell’inflazione al nostro obiettivo di medio termine", aveva affermato Lagarde, spiegando come la Banca da lei presieduta abbia vincolato le decisioni future a tre criteri: le prospettive di inflazione, la dinamica dell’inflazione di fondo e la forza della trasmissione della politica monetaria.

"Le nostre future decisioni continueranno a basarsi su questi tre criteri e garantiranno che i tassi di interesse rimangano fissati a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario", aveva aggiunto la banchiera francese.

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