A volte ritornano. Nella corsa per l'ex Ilva di Taranto rispunta Metinvest, società siderurgica ucraina che ha di recente puntato 2,5 miliardi sull'acciaio di Piombino. Secondo indiscrezioni, il gruppo guidato da Yuriy Ryzhenkov, alla vigilia della scadenza per la presentazione delle offerte, ha depositato una proposta vincolante ai commissari straordinari che gestiscono il processo. A questo punto gli ucraini dovrebbero vedersela con altri due, massimo tre player: Baku, Stelco e Jindal Steel International. Anche se non c'è certezza che tutti e tre si facciano avanti. È sicuro però che nessun gruppo italiano vuole andare a Taranto. Esce infatti ufficiosamente, ma definitivamente dai radar, Arvedi. Una fonte vicina alla società ha fatto sapere che il gruppo bresciano non vuole investire su Taranto. Una possibilità che si è fatta giorno dopo giorno più concreta e che non esclude, comunque, che pur restando fuori dalla compagine azionaria, la società possa mettere a disposizione le proprie tecnologie per il futuro nuovo proprietario. Le prossime ore saranno comunque importanti per definire il quadro.
Uteriori slittamenti non sono previsti, ma l'iter si prospetta comunque piuttosto lungo, tant'è che nel decreto Milleproroghe il prestito ponte è stato aumentato di 100 milioni, passando da 320 a 420 milioni, proprio per dare più respiro all'azienda, stretta nella morsa di una produzione a quota 2 milioni di tonnellate.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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