L’Ue ha una nuova “bussola” della competitività ma rischia di perdere la rotta

Il rapporto Draghi ha finalmente una cornice normativa, ma l’Europa parte con un preoccupante ritardo

L’Ue ha una nuova “bussola” della competitività ma rischia di perdere la rotta

L’Unione europea si prepara a definire una nuova rotta per garantire il suo ruolo di potenza economica globale con la presentazione della "Bussola della Competitività" (Competitiveness Compass). Questa strategia quinquennale punta a rilanciare la produttività, colmare il divario di innovazione e affrontare le sfide globali legate alla decarbonizzazione e alla sicurezza economica. La bozza del documento si basa sui rapporti Letta e Draghi e sottolinea l’urgenza di un cambiamento radicale per evitare un declino economico che rischia di condannare l’Europa a una "lenta agonia".

Una Visione per la Competitività Europea

Secondo la Commissione europea, la crescita economica dell’Ue deve essere trainata dall’innovazione, anziché da misure tradizionali come l’aumento dell’input di lavoro o il contenimento dei salari. Tuttavia, l’Europa si trova di fronte a un panorama complesso: gap di innovazione rispetto a competitor come gli Stati Uniti, costi energetici elevati e volatilità geopolitica. La transizione verso un’economia a zero emissioni di carbonio, inoltre, deve essere gestita in modo tale da non compromettere la competitività tecnologica e industriale del continente.

"La competitività è al centro del mandato della nuova Commissione", si legge nella bozza. Gli obiettivi prioritari includono il miglioramento delle infrastrutture tecnologiche, il coordinamento delle politiche nazionali ed europee e una drastica semplificazione del quadro normativo, con l’obiettivo di ridurre del 25% gli obblighi di rendicontazione per le imprese e del 35% per le Pmi.

I tre pilastri della strategia

La Bussola della Competitività si fonda su tre pilastri principali:

  1. Colmare il divario di innovazione: Tra le azioni strategiche, spiccano una strategia per le start-up e scale-up, un’Unione per i dati e una serie di iniziative per il potenziamento delle tecnologie avanzate, tra cui intelligenza artificiale (AI), quantum computing, biotecnologie e materiali avanzati.
  2. Decarbonizzazione e competitività: Un approccio integrato per promuovere tecnologie pulite e ridurre i costi energetici, con particolare attenzione al Clean Industrial Deal e al Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere (CBAM).
  3. Riduzione delle dipendenze e aumento della sicurezza: La strategia prevede il rafforzamento della resilienza economica attraverso un miglior coordinamento delle politiche e investimenti mirati in settori strategici come infrastrutture energetiche, digitali e tecnologiche.

Un futuro innovativo e sostenibile

La Commissione si impegna a creare un contesto favorevole all’innovazione e all’espansione delle imprese. Tra le novità, una strategia specifica per start-up e scale-up sarà presentata nel secondo trimestre di quest’anno, per affrontare barriere strutturali come l’accesso ai finanziamenti e la mobilità dei talenti. Inoltre, sarà introdotto un nuovo "28° regime giuridico" per semplificare le norme applicabili alle aziende innovative, armonizzando le legislazioni nazionali.

Per sostenere l’innovazione, il gruppo BEI attuerà il programma TechEU, che mira a colmare il divario di finanziamenti per tecnologie dirompenti come l’intelligenza artificiale, i semiconduttori, le scienze della vita e le energie pulite.

Il ruolo della semplificazione normativa

Un elemento centrale della strategia è la semplificazione normativa. Il cosiddetto regolamento Omnibus, atteso il mese prossimo, introdurrà misure per ridurre la complessità amministrativa in settori chiave come la rendicontazione della finanza sostenibile e la tassonomia. La Commissione proporrà anche una nuova definizione di "piccole mid-caps", beneficiando circa 31.000 aziende con una normativa su misura.

Prospettive per il futuro

Tra le iniziative future, spiccano:

  • Una legge sullo Spazio europeo della ricerca (2026) per aumentare gli investimenti in ricerca e sviluppo.
  • La creazione di AI factories, che sfrutteranno i supercomputer EuroHPC per accelerare l’adozione dell’intelligenza artificiale.
  • Una strategia europea sulle tecnologie quantistiche per consolidare la leadership dell’Ue in questo settore.
  • L’introduzione di un European Biotech Act per incentivare innovazioni nel campo delle scienze della vita.

Un appello all’azione

Il documento evidenzia la necessità di un maggiore coordinamento tra le politiche nazionali ed europee, affiancato da finanziamenti provenienti sia da risorse dell’Ue che da capitali privati. Secondo la Commissione, solo un’azione rapida e concertata potrà garantire all’Europa un futuro come leader globale nell’innovazione e nella sostenibilità.

Come ha avvertito Mario Draghi, senza un deciso cambio di marcia, l’Europa rischia di perdere il suo ruolo di protagonista nello scenario economico globale.

La Bussola della Competitività rappresenta un passo decisivo verso una trasformazione positiva, ma il ritardo accumulato nei confronti dei principali competitor come Usa e Cina sulle nuove tecnologie, l’estrema frammentazione tra i 27 Paesi (tra cui non pochi scarsamente propensi a finanziare con i propri budget obiettivi comuni all’intera Unione) e i sicuri ostacoli da parte di quella burocrazia di Bruxelles le cui prerogative vengono ora messe in discussione rischiano di far perdere ancora una volta la rotta al Vecchio Continente.

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