Richiesta di sospensiva sul Mes presentata dalla maggioranza alla Camera. Pare chiudersi così, almeno per il momento, il dibattito sul Meccanismo europeo di stabilità. Lo scopo è chiaro: serve ancora del tempo, sono necessari ulteriori approfondimenti, prima di prendere una posizione definitiva. Uno stop di 4 mesi al massimo, non fino alla conclusione dell'anno.
La questione sospensiva
Dal momento che vi sono stati inevitabili cambiamenti del contesto internazionale in cui il Meccanismo europeo di stabilità avrebbe applicazione, nella questione sospensiva presentata dalla maggioranza in Aula della Camera viene dichiarato che "si ritiene opportuno procedere a maggiori approfondimenti del funzionamento del Mes, vista la delicatezza degli argomenti trattati". Nella questione sospensiva, dunque, viene richiesto di deliberare "ai sensi dell'articolo 40, comma 1, del Regolamento della Camera, di sospendere l'esame dell'Ac 712 per un periodo di 4 mesi, alla luce delle modifiche".
Al momento, quindi, l'Italia non ratifica e viene richiesta una pausa di 4 mesi per pensare e, soprattutto, effettuare i dovuti accertamenti. "I gruppi di maggioranza hanno presentato la sospensiva per non procedere all'esame del ddl per un periodo di 4 mesi", ha annunciato in Aula Andrea Di Giuseppe (Fratelli d'Italia), intervenendo nella discussione.
Le ragioni della maggioranza
"L'accordo di utilizzare il Mes come barriera di protezione (backstop) per il Fondo unico di risoluzione (Fur) viene percepito come un grande progresso, ma rimane esposto ai veti dei Parlamenti nazionali", si legge nel comunicato della maggioranza, "ma risulta difficile immaginare che il Fur e la sua barriera di protezione possano essere utilizzati fino a quando non emergerà un quadro appropriato di risoluzione sostenuto da una disciplina genuinamente europea del fallimento".
Per quanto siano state date delle assicurazioni in merito alla riduzione dei criteri condizionali, e considerato anche il credito agevolato permesso dal Mes per rispondere alla crisi causata dal Covid-19, "resta il fatto che utilizzare il Mes comporta il rischio di stigma e di perdita di potere contrattuale sul piano europeo e internazionale".
I commenti
"Abbiamo chiesto insieme di rinviare di altri quattro mesi anche per quanto riguarda il patto di stabilità e l'unione bancaria. Io non sono contrario al Mes, ma ci sono cose che non funzionano. Il rischio è che ci sia una guida completamente autonoma, senza controlli. Questa è l'obiezione che fa Forza Italia sul Mes", ha commentato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Felix. "Riteniamo che uno strumento come il Mes debba essere controllato anche da parte del Parlamento e della Commissione europea, la nostra è solo una critica europeista. Discutere non significa creare problemi. Lo dico io che sono un europeista convinto".
A rispondere alle polemiche e alle voci che parlano di spaccatura è stato invece Tommaso Foti, capogruppo FdI alla Camera: "Alcuni mezzi di informazione, giusto per rispettare la quotidiana tradizione di narrare inesistenti spaccature nella maggioranza del centrodestra, ipotizzano addirittura riunioni notturne con vinti e sconfitti per quanto riguarda la proposta di sospensione della ratifica del Mes. Se operano su commissione di altre forze politiche, prendono fischi per fiaschi".
"Abbiamo preso come centrodestra unito, di fronte ad una opposizione divisa, di posticipare il dibattito sul Meccanismo europeo di stabilità di quattro mesi.
Questa è la realtà", ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Paolo Barelli. "Penso si potrò giungere alla firma, e questa è la posizione di Forza Italia, quando il quadro complessivo sarà definito".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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