Intervenuto ieri durante un question time alla Camera, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti è stato molto chiaro: malgrado le difficoltà incontrate, recentissimo il brutto colpo incassato sul Def, il governo va avanti e nel prossimo decreto Lavoro non ci sarà solo il taglio del cuneo, ma anche benefit aziendali detassati destinati a quei lavoratori che hanno figli.
Sul tavolo che precederà il Consiglio sono attesi un decreto legge, in cui sono previsti lo sconto contributivo a beneficio dei lavoratori subordinati e il Gil, e un disegno di legge che conterrà tutte le altre misure dedicate agli occupabili, un tempo percettori di Reddito di cittadinanza e ora in attesa di trovare un'attività lavorativa.
"Il governo destinerà con un prossimo provvedimento di urgenza i margini di bilancio disponibili per finanziare, per l'anno in corso, un nuovo taglio dei contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi e un innalzamento del limite dei fringe benefit per i lavoratori dipendenti con figli", ha dichiarato Giorgetti, come riportato dalle agenzie di stampa.
Nuovo taglio del cuneo fiscale e contributivo
In dirittura d'arrivo col prossimo decreto sarà il nuovo taglio del cuneo fiscale e contributivo. Si parla di due punti per quei lavoratori con una retribuzione tra 25 mila e 35 mila euro l'anno, e di un punto per chi invece si trova sotto la soglia dei 25 mila euro l'anno. La speranza del governo è di riuscire a fare in tempo per il mese di maggio, ormai alle porte, ma, in caso contrario, la novità arriverà nelle retribuzioni di giugno. I lavoratori dipendenti troveranno un esonero contributivo di ben quattro punti.
Fringe benefits
Non finisce qui. Oltre al taglio del cuneo, l'esecutivo intende procedere con un aumento dell'importo massimo detassabile dei fringe benefits che le imprese hanno facoltà di destinare ai lavoratori. Si va dalle prestazioni sanitarie alle attività sportive.
Tale estensione prevista dovrebbe essere destinata agli impiegati che hanno figli, e si parla addirittura di un raddoppio della cifra-soglia attuale di 258 euro. L'obiettivo, infatti, sarebbe quello di arrivare ai 516 euro che erano stati resi disponibili durante le fasi critiche dell'emergenza sanitaria.
Il governo, come spiegato dal ministro Giorgetti, intende"incrementare i redditi reali delle famiglie e al contempo limitare la rincorsa salari-prezzi, che renderebbe la vampata inflazionistica causata dai prezzi energetici e alimentari più sostenuta nel tempo, trasformandola in strutturale".
Reddito di cittadinanza addio
Altro punto importante resta la nuova misura che andrà a sostituire il Reddito di cittadinanza grillino. Avremo presto, infatti, la Garanzia di inclusione (Gil), che si rivolgerà a una platea di cittadini molto minore, abbassando i costi affrontati dallo Stato. Ci saranno limitazioni maggiori, come il valore Isee e la scala di equivalenza. L'erogazione di base sarà di 500 euro al mese per chi ha figli minorenni o disabili, oppure un'età superiore ai 60 anni.
Per chi non rientra
in tale categoria e percepiva il Reddito di cittadinanza scattarà invece la Pal, ossia Prestazione di accompagnamento al lavoro. L'esecutivo, però, potrebbe apportare dei rimaneggiamenti a questa misura.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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