Raid in Crimea, Mosca minaccia gli Usa: "Ci saranno conseguenze"

Le parole del portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, che annuncia "conseguenze" dopo l'attacco missilistico che ha colpito la Crimea. Mosca incolpa Washington per la fornitura di Atacms a Kiev

Raid in Crimea, Mosca minaccia gli Usa: "Ci saranno conseguenze"
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La Russia annuncia che ci saranno "conseguenze" dopo l'attacco missilistico ucraino che ha colpito la città di Sebastopoli, in Crimea, per il quale Mosca ha accusato direttamente gli Stati Uniti. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che quattro missili Atacms (Army Tactical Missile System) forniti da Washington sono stati intercettati sopra la città di Sebastopoli, ma i frammenti del quinto missile hanno causato "numerose vittime tra i civili" a terra.

Il bilancio parla di 4 morti e 151 feriti, in uno dei più pesanti attacchi condotti dall'esercito ucraino contro la Crimea dall'inizio della guerra. "È ovvio che la partecipazione degli Stati Uniti ai combattimenti, la loro partecipazione diretta, che porta alla morte di cittadini russi, avrà delle conseguenze", ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, accusando l'occidente di "uccidere bambini russi".

L'accusa di Mosca: "Attacco terroristico"

Mikhail Razvozhayev, governatore di Sebastopoli, ha dichiarato che tra i morti provocati dall'attacco ucraino contro la Crimea ci sono due bambini e che i feriti sono 151, di cui più di 80 ricoverati in ospedale. Il governatore ha proclamato per oggi una giornata di lutto cittadino e ha detto di aver visitato i feriti negli ospedali. Il presidente russo Vladimir Putin lo ha chiamato subito dopo l'attacco e ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime. Razvozhayev accusa le autorità di Kiev di aver colpito "di nascosto" in un momento in cui molti residenti stavano tornando dalla chiesa e dalle celebrazioni della festa ortodossa della Santissima Trinità o erano in spiaggia con i loro bambini.

La Tass ha riferito lunedì che Razvozhayev ha anche proclamato lo stato di emergenza in tutta la regione. La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha definito l'attacco "un atto di terrorismo" compiuto con armi statunitensi che dovrebbe essere condannato dalle Nazioni Unite.

L'ambasciatore Antonov contro la Casa Bianca per l'attacco contro la Crimea

Dello stesso avviso l'ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov, che accusa la Casa Bianca di sostenere Kiev nel commettere crimini, "compresi gli attacchi contro i civili", ha affermato, commentando il silenzio di Washington a seguito all'attacco condotto, secondo i russi, con missili ATACMS contro i civili a Sebastopoli.

"L'amministrazione ha dimostrato di sostenere i crimini del regime di Kiev. Si è schierata dalla parte del terrorismo internazionale. Condona gli attacchi ai civili da parte degli adepti di Bandera", ha dichiarato Antonov, citato dal canale Telegram della missione diplomatica russa. "Non c'è alcuna giustificazione per gli atti sanguinosi delle Forze armate ucraine. I crimini sono stati commessi di proposito durante la concentrazione del massimo numero di russi sulla costa".

L'amministrazione Biden ha recentemente dato all'Ucraina il permesso di usare delle armi americane per colpire obiettivi in territorio

russo, ma solo nelle vicinanze della regione ucraina di Kharkiv. Al momento la Casa Bianca non ha commentato l'attacco contro la città di Sebastopoli condotto dalle forze ucraine che ha provocato 4 vittime civili e 151 feriti.

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