Nettissima affermazione del centrodestra di Nuova Democrazia alle elezioni politiche greche tenutesi a un mese di distanza dal voto del 21 maggio con cui il partito del premier Kyriakos Mitsotakis si era classificato ampiamente primo, perdendo però di poco la maggioranza assoluta dei seggi.
Nuova Democrazia conquista il 40,5% dei consensi e in virtù delle nuove regole elettorali aumentare il suo bottino di quei 5 seggi che servono a superare quota 151, necessaria per governare da sola. Secondo Kathimerini in virtù della nuova legge maggioritaria sarebbero 158-160 i seggi destinati dopo le nuove votazioni al partito di Mitsotakis, che nelle scorse settimane ha passato la mano al magistrato Ioannis Sarmas, oggi alla guida di un governo tecnico e elettorale. Sembra dunque cosa fatta il ritorno di Mitsotakis al governo per un secondo mandato.
Travolta la sinistra di Syriza, guidata da Aleixis Tsipras, che era scesa al 20% a maggio e ora è più che doppiata al 17,7%, peggior risultato alle urne dell'ultimo decennio. Seguono i socialisti del Pasok, al 12,3%, e i comunisti del Kke, al 7,6%. Sommate le tre sinistre, tutt'altro che amalgamate tra loro, avrebbero in buona parte delle combinazioni un numero di voti inferiori a quelli dei conservatori. La legge elettorale assegnerebbe, se fosse confermato che otto formazioni comporranno il prossimo Parlamento di Atene, 48 seggi a Syriza, 33 al Pasok e 20 al Kke, che sommati sarebbero circa due terzi di quelli del centrodestra ad oggi vincitore in tutte le circoscrizioni elettorali.
A terra l'affluenza, crollata di dodici punti dal 61 al 49%. In una caldissima domenica estiva, la partecipazione al voto è stata In linea col voto di maggio in mattinata (29 contro 31%) ma era già di otto punti inferiore alle 16 (40% contro il 48%).
I leader di Nuova Democrazia, in un comunicato stampa, hanno espresso soddisfazione per i risultati dichiarandosi "ancora più responsabili di soddisfare le aspettative dei cittadini che hanno dimostrato la loro fiducia in Nuova Democrazia e Kyriakos Mitsotakis. I prossimi giorni non sono giorni di festa, ma giorni di lavoro. Non c'è tempo da perdere".
Il 55enne Mitsotakis, che negli scorsi anni ha sostenuto il governo di Atene durante la pandemia, firmato la fine dei memorandum con l'Ue e decretato la fine dell'austerità, è dunque a un passo dal ritorno al governo dopo un solo mese di purgatorio per la nascita dell'esecutivo elettorale di Sarmas per un nuovo mandato quadriennale.
Il premier aveva rifiutato ogni negoziazione scommettendo, un mese fa, su un mandato pieno da parte degli elettori. Gli exit poll sembrano averlo confermato e Mitsotakis può con la destra arrivare laddove il padre, Konstantinos Mitsotakis, non era giunto dopo esser stato premier tra il1 1990 e il 1993: ottenere un secondo mandato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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