Il discorso di Kamala Harris dopo la sconfitta

La vicepresidente degli Stati Uniti ha tenuto il suo ultimo discorso da candidata dem, per riconoscere la sconfitta e congedarsi dai suoi sostenitori

Il discorso di Kamala Harris dopo la sconfitta
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"Buon pomeriggio, grazie, vi amo anche io. Il mio cuore è pieno oggi. Di gratitudine per la fiducia che avete riposto in me". Dopo un'attesa durata 24 ore, Kamala Harris è finalmente comparsa al cospetto della Howard University, sua alma mater, per ringraziare i suoi sostenitori e ufficializzare la sconfitta ad opera di Donald Trump. Harris si è rivolta a una folla di supporter, tra cui l'ex presidente della Camera Nancy Pelosi."La luce della promessa americana brillerà sempre finchè continueremo a lottare. Sono orgogliosa della campagna che abbiamo fatto", tuona Harris.

"Il risultato di queste elezioni non è stato quello che volevamo, non quello per cui abbiamo combattuto, non quello per cui abbiamo votato, ma ascoltatemi quando dico che la luce della promessa dell'America brillerà sempre finché non ci arrenderemo mai e finché continueremo a combattere". Dopo aver ringraziato i suoi sostenitori, è passata a ringraziare la propria famiglia, i coniugi Biden e il suo team, dichiarandosi orgogliosa dei risultati e del modo in cui la campagna è stata condotta, "con entusiasmo e gioia". Harris ha poi sottolineato della sua telefonata al vincitore Trump, con il quale si è complimentata, assicurando e promettendo un pacifico passaggio dei poteri "perchè questo è quello che distingue la democrazia dalla tirannide e dall'anarchia".

L'ormai ex candidata dem ha poi insistito ancora sul modo in cui la campagna elettorale è stata portata a compimento."Sono così orgogliosa della gara che abbiamo corso e del modo in cui l'abbiamo corsa. Nei 107 giorni di questa campagna, abbiamo avuto l'intenzione di costruire comunità e coalizioni, riunendo persone di ogni estrazione sociale e background, unite dall'amore per il nostro Paese con entusiasmo e gioia nella nostra lotta per il futuro dell'America. E lo abbiamo fatto con la consapevolezza che abbiamo tutti molto più in comune di ciò che ci separa". E pluribus unum, del resto, recita il moto degli Stati Uniti.

"Siamo fedeli alla Costituzione e non a un partito", e ancora, "Non mollerermo mai la nostra battaglia per la democrazia, per lo stato di diritto". "Continueremo questa battaglia nel voto, nelle corti e nelle pubbliche piazze. Poi si è rivolta ai giovani, sostenendo che è normale che si sentano tristi questa sera, consigliando loro di non esserlo: "Voi avete il potere, non smettete di combattere". "Questo non è il tempo di disperare, ma di rimboccarsi le maniche", incita la folla di giovanissimi davanti a sè.

La vicepresidente, nel suo ruolo di presidente del Senato, presiederà lo spoglio dei voti elettorali del Congresso durante una sessione congiunta il 6 gennaio che riaffermerà la vittoria di Trump. "La lotta per la nostra libertà richiederà un duro lavoro, ma come ho sempre detto, a noi piace lavorare duro. Il lavoro duro è un buon lavoro". Dopo pochi minuti Harris si è avvita alla conclusione: "So che molti di voi sentono di entrare in un'era buia, ma guardate il cielo con miliardi stelle. La luce dell'ottimismo, della fede e della verita e del servizio".

Ancora un'altra sequela di grazie, e la consueta, liturgica: "Che Dio vi benedica, e che benedica gli Stati Uniti d'America". Un discorso succinto, senza fronzoli. Con quest'ultimo rito, le elezioni Usa 2024 sono già storia.

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