New York - Mancava solo la matematica per sancire il dominio di Donald Trump in campo repubblicano, ed è arrivata martedì nel mini Super Tuesday dopo il quale l`ex presidente ha superato la fatidica soglia di 1.215 delegati conquistato la terza nomination di fila nella corsa alla Casa Bianca. La sua incoronazione verrà ufficializzata durante la convention del Grand Old Party in programma dal 15 al 18 luglio a Milwaukee, in Wisconsin, ma ormai le convention estive ma nulla può più fermarlo, tranne problemi di salute o, soprattutto, guai giudiziari.
«È un grande onore rappresentare il Gop come suo candidato presidenziale. Il nostro partito è unito e forte e comprende pienamente che stiamo correndo contro il presidente peggiore, più incompetente, corrotto e distruttivo nella storia degli Stati Uniti», ha esultato Trump sul suo social Truth dopo aver incassato la vittoria in Georgia, Hawaii, Mississippi e stato di Washington. «Ora siamo, sotto il disonesto Biden, una nazione del Terzo Mondo, che usa il sistema dell`ingiustizia per perseguitare il suo avversario politico, io - ha aggiunto - Ma non temete, non falliremo, ci riprenderemo il nostro Paese, un tempo grande, metteremo l`America al primo posto e la renderemo ancora grande. Il 5 novembre sarà ricordato come il giorno più importante della storia Usa». La sua sfida adesso è quella di conquistare gli elettori dell`ex governatrice della South Carolina Nikki Haley, che pur essendosi ritirata dalla corsa, continua a catalizzare uno zoccolo duro anti Trump che potrebbe essere decisivo in Stati in bilico come la Georgia, dove ha riscosso più del 13%. Anche se il tycoon al momento è in testa sia nei sondaggi a livello nazionale (+2,4% secondo la media di RealClearPolitics) che in quelli negli stati chiave (la media è +4%), tranne la Pennsylvania.
Intanto, dopo che la dirigenza del Comitato nazionale repubblicano è passata solidamente in mani trumpiane (con la nomina di Michael Whatley come presidente e della nuora Lara Trump come co-presidente), è iniziata una «ristrutturazione» del partito che ha portato al licenziamento di circa 60 membri dello staff. Mentre un`altra ottima notizia per The Donald arriva sul fronte legale. Il giudice Scott McAfee ha archiviato sei capi d`accusa nel procedimento in Georgia contro di lui e altri co-imputati per i tentativi di sovvertire il voto del 2020 in quello stato. Secondo il togato, infatti, le accuse secondo cui Trump e suoi alleati avrebbero cercato di convincere i funzionari a violare i loro giuramenti non sono sufficientemente dettagliate: tra queste c`è pure la famigerata telefonata all`allora segretario di stato repubblicano della Georgia Brad Raffensperger per «trovare 11.780 voti» e ribaltare l`esito delle elezioni nel Peach State.
Gli elettori repubblicani anti-Trump, nel frattempo, stanno organizzando una campagna pubblicitaria da 50 milioni di dollari per bloccare la sua rielezione. Il gruppo ha intenzione di realizzare una serie di video di sostenitori che lo hanno votato nelle scorse elezioni ma non lo faranno quest`anno e spiegheranno il perché, da diffondere poi negli stati in bilico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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