L'esito del secondo turno delle elezioni in Francia si presta a diverse analisi. Tra queste non può sfuggire quella relativa agli ebrei che, ormai da troppi anni, devono fare i conti con una situazione tutt'altro che comoda. Per questo Walker Meghnagi, contattato da ilGiornale.it, ha espresso la propria preoccupazione per un contesto che potrebbe finire per dare benzina antisemita anche in Italia. Il presidente della Comunità ebraica di Milano ha usato parole dure contro Jean-Luc Mélenchon e non ha fatto sconti a quella sinistra nostrana che presta il fianco ai pro Pal.
A sorpresa la Francia vira a sinistra: il Nuovo Fronte Popolare di Mélenchon avanza. La comunità ebraica è al sicuro?
"La comunità ebraica francese è preoccupata da anni, e già il 10% è migrata altrove. Spesso in Israele. C'è una violenza verbale quotidiana, che talvolta sfocia in vere e proprie aggressioni: penso alle uccisioni della sopravvissuta alla Shoah Mireille Knoll, o del giovane ebreo Ilan Halimi. O alla 65enne Sarah Halimi gettata dalla finestra e alla ragazzina 12enne recentemente stuprata in quanto ebrea. Mélenchon si rifiuta di vedere l'antisemitismo perfino di fronte a tutto questo".
C’è chi ha parlato di "scelta impossibile" tra destra ed estrema sinistra francese. Sono davvero due facce della stessa medaglia o ci sono differenze di fondo?
"Io non dimentico che estrema destra e estrema sinistra - in Francia - convergono in maniera inquietante sulle simpatie pro-Putin. Le differenze sono piuttosto sulla questione Islam, laddove Mélenchon simpatizza per gli estremisti islamici. Ricordo infatti che ha candidato l'avvocato dei terroristi islamici del Bataclan e nel contempo strizza l'occhio ad Hamas. Qualcosa che mette a rischio non solo gli ebrei francesi, ma tutta la popolazione francese".
È possibile la convivenza tra ebrei e musulmani? Il fondamentalismo islamico non indietreggia…
"La storia della mia famiglia in Libia racconta di una convivenza con vicini musulmani. Con alcuni eravamo amici, pur essendo come ebrei (così come i cristiani) cittadini di serie B. Ma tutto si può rompere in un attimo, e non dimentico il massacro di ebrei del 5 giugno 1967 quando il quartiere ebraico fu assediato da islamisti violenti che scatenarono una caccia all'ebreo che comprese impalamenti, stupri, rapimenti, fino alle uccisioni di famiglie portate con l'inganno nel deserto. Fu qualcosa di orribile, che non dimenticherò mai, così come giustamente Liliana Segre - fatte le debite proporzioni - non dimenticherà mai Auschwitz. Ricordo che anche allora, nel 1967, tutto iniziò con gli arabi che invocavano la Palestina, proprio come oggi. Niente di nuovo, insomma...".
I casi di violenza e le discriminazioni si moltiplicano con il passare dei giorni. Terreno fertile per gli estremisti. Anche l’Italia rischia di essere contagiata da un'ondata di antisemitismo?
“La comunità degli estremisti islamici non ha frontiere. Dopo il massacro di ebrei del 7 ottobre sono scattate aggressioni agli ebrei in tutto il mondo, da parte islamica. Dal Daghestan agli Stati Uniti. E anche qui i pro-Pal stanno rendendoci di fatto cittadini di serie B, visto che non possiamo più tenere conferenze, spettacoli teatrali, cortei (vedi aggressioni del 25 aprile), inchieste giornalistiche (vedi Klaus Davi in viale Jenner) senza essere insultati se non aggrediti. Credo proprio che tutto questo debba finire. È intollerabile. E auspico che governo e opposizione collaborino, almeno su questo. Gli estremisti di sinistra - non diversamente da quelli islamici - vivono nella loro bolla e saranno sicuramente rinfrancati dal risultato francese. L'alleanza tra il fanatismo islamico e quello di sinistra non promette nulla di buono. Le violenze del 25 aprile contro la Brigati ebraica insegnano".
La difesa di Israele è un valore compatibile con la sinistra italiana?
"Da Napolitano a Zingaretti, passando per Quartapelle e tanti altri, una sinistra amica della democrazia di Israele c'è e dovrebbe essere normale. Lo era fino al 1967, quando l'Unione Sovietica si schierò con gli Stati arabi. Da allora quelle tossine si sono innestate nel pensiero di una certa sinistra, che non riesce più a liberarsene".
Bandiere di Israele strappate, cori antisemiti, accuse di genocidio: sono casi isolati o è il vero volto di chi partecipa alle manifestazioni pro-Palestina?
"Innanzitutto voglio dire che la stragrande maggioranza degli italiani non è antisemita, né contro Israele. Ma queste minoranze di pro Pal sono composte da fanatici che hanno fatto propri gli slogan dei terroristi di Hamas. Parlano di Free Palestine, ma i loro modelli sono Hamas e gli ayatollah iraniani. Non è un caso se quel criminale dell'ayatollah Khamenei ha mandato una lettera di ringraziamento agli studenti pro-Pal".
Ha fatto infuriare Alleanza Verdi-Sinistra, tanto che Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli hanno annunciato querela...
"La mia è stata una critica politica. Perché invece di farmi causa non ci incontriamo e ne parliamo? Scelgano loro dove, se in televisione o in qualche convegno. Il 7 ottobre va condannato senza se e senza ma. Non capiscono che la convivenza è possibile se gli estremisti islamici vengono isolati. Purtroppo un certo terzomondismo simpatizza per tutti gli islamici, senza distinguere tra fanatici e moderati. Così facendo gli estremisti impongono i loro principi a tutti, a parole e con la violenza".
Fratelli d'Italia si è attivata alla luce dell'inchiesta Fanpage e la stessa Giorgia Meloni ha usato parole nette. Si sente rassicurato da FdI?
"L'antisemitismo esiste sia a destra che a sinistra, questo è chiaro. Ma non è un mistero che dal 1946 a oggi il 99% di chi ha ucciso ebrei era un estremista islamico.
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