Con la fine del governo di Bashar Al Assad in Siria, la Germania ha deciso di correre ai ripari per la possibile nuova ondata di rifugiati. Dopo aver sospeso l’esame delle richieste di asilo provenienti dai cittadini siriani, l’Ufficio federale per la migrazione e i rifugiati (Bamf) ha previsto un sostegno economico per coloro che ritornano permanentemente nel loro paese d’origine.
Come riportato da Der Spiegel, una comunicazione interna dell’autorità ha confermato l’inserimento della Siria all’interno del programma di rimpatrio e reintegrazione “Reag/Garp”. I siriani indigenti che, ad esempio, sono ancora in fase di richiesta di asilo o sono obbligati a lasciare il Paese, possono chiedere all’Ufficio di coprire i biglietti aerei o altre spese di viaggio finanziate dai governi federale e statale.
In soldoni, i siriani che tornano in patria possono ricevere fino a 1.700 euro come supporto una tantum, mentre le famiglie possono ottenere fino a 4 mila euro. Ma non è tutto. Secondo il Bamf, potrebbe essere disponibile ulteriore supporto per i servizi medici in Siria. Secondo le linee guida, potrebbe ammontare a 2 mila euro a persona e si potrà accedervi entro i primi tre mesi dall’arrivo.
Con oltre 900 mila persone, dal 2014 i siriani rappresentano il gruppo più numeroso di richiedenti asilo in Germania. Il dibattito sulla gestione dei migranti va avanti da diverse settimane, in concomitanza con il rovesciamento del governo di Bashar Al Assad.
La prima soluzione è stata il congelamento di qualsiasi richiesta di asilo proveniente da cittadini siriani. Un dibattito reso ancor più rovente dai due attacchi terroristici commessi da due richiedenti asilo respinti, uno dei quali siriano, tra maggio e agosto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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