La Germania di fronte a un mondo nuovo

Il richiamo della destra di Adf. La Germania è chiamata a modernizzare se stessa

La Germania di fronte a un mondo nuovo
00:00 00:00

Quel che è andato in frantumi con i voti su mozioni e leggi anti immigrazione in Germania non è tanto il cosiddetto Brandmauer, la parete tagliafuoco verso l'estrema destra di AfD, quanto piuttosto quel consenso di fondo fra i partiti tradizionali che ha contraddistinto la storia di successo della Repubblica federale di Germania dalla fine della seconda guerra mondiale fino a oggi. Anzi, fino a ieri.

Quel che si è logorato nell'emiciclo del Bundestag è dunque la Mitbestimmung politica, quella cogestione della cosa pubblica fra partiti che condividevano i valori fondamentali della Bundesrepublik anche quando erano su barricate opposte di governo. Più che un principio, un vero e proprio metodo di lavoro che ha, ad esempio, permesso alla Camera dei Länder, il Bundesrat, di raggiungere compromessi tra partiti contrapposti a livello nazionale, assicurando l'efficiente lavoro dell'intera macchina parlamentare. È in fondo il contraltare della più famosa Mitbestimmung industriale, tra lavoratori e imprenditori, che ha a sua volta accompagnato la quasi ininterrotta crescita economica del Paese dalle rovine post-belliche sino a oggi. Anche qui, più precisamente sino a ieri.

Il consenso sociale fra parti diverse e spesso avversarie ma mai nemiche, sia in campo politico che economico, ha lasciato il campo a una società polarizzata, esattamente come accaduto qualche anno prima a tante altre inquiete società occidentali. È insomma la fine dell'eccezione tedesca, già in atto in maniera strisciante da qualche anno. In politica è iniziata con un'altra parolona lunga e composta, Politikverdrossenheit: un sentimento di crescente estraneazione dalla politica che negli ultimi tre lustri ha prosciugato il consenso dei partiti di massa, cercato sbocchi più o meno estemporanei (si ricordi il breve exploit del Partito dei pirati) e accresciuto la truppa degli astensionisti. Il panorama partitico frammentato della Germania odierna, e ancor più di quella di domani, dove ben sette partiti potrebbero entrare in parlamento, ne è una plastica dimostrazione.

Il declino della Mitbestimmung è ugualmente visibile nel suo campo originario, quello delle relazioni industriali. Secondo un rapporto dell'Istituto di ricerca economica Iw di Colonia, solo il 7% delle aziende è ancora dotato di un consiglio di fabbrica e solo un dipendente su tre del settore privato tedesco è rappresentato da un comitato aziendale. Trenta anni fa il rapporto era uno su due. Il mondo politico nel suo complesso deplora questa evoluzione, ma i datori di lavoro sostengono che i comitati aziendali, cuore della cogestione, siano burocratici e ormai obsoleti e che alternative come le rappresentanze dei lavoratori offrano modalità più semplici e moderne di coinvolgimento nelle aziende.

C'è un salto in un mondo nuovo che la

Germania è chiamata a compiere per modernizzare se stessa e ritrovare il filo della stabilità politica e della crescita economica. Ma se vorrà farlo dovrà essere capace di rinunciare a una serie di abitudini e anche di tabù.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica