"Segnale drammatico": il fronte interno impallina Macron sulla Ocean Viking

Dure critiche dall'opposizione per il presidente francese, reo di aver accettato l'attracco della nave Ong nel porto di Tolone dopo il diniego da parte dell'Italia

"Segnale drammatico": il fronte interno impallina Macron sulla Ocean Viking

L'eco del braccio di ferro tra governo italiano e Ong è arrivato anche in Francia. Mentre la Ocean Viking, la nave dell'Ong francese Sos Mediterranée non accolta dall'Italia, è in navigazione verso il porto transalpino di Tolone, a Parigi è scoppiata la polemica sulla gestione del dossier migratorio.

In particolare, il presidente Emmanuel Macron è stato duramente attaccato dalla sua rivale alle scorse presidenziali, Marine Le Pen. La leader della destra francese ha sottolineato come mai prima d'ora dall'Eliseo era arrivato l'ordine di farsi carico di una nave Ong precedentemente diretta verso le coste italiane.

Le parole di Marine Le Pen

Accettando per la prima volta che migranti sbarchino in un porto francese, Emmanuel Macron lancia un segnale drammatico di lassismo”. È con queste parole che sul proprio canale Twitter il numero uno di Rassemblement National ha lanciato il suo j'accuse al capo dello Stato.

Secondo Le Pen infatti, Macron con questa scelta avrebbe dato una certa immagine di debolezza del governo e dello Stato francese nel contrasto all'immigrazione illegale. Ed è forse questo il nodo principale capace di generare una forte tensione tutta interna al mondo politico francese.

Il timore cioè non tanto di non poter accogliere i 231 migranti a bordo di Ocean Viking, quanto invece di mostrare l'impotenza generale delle istituzioni francesi nel contrastare il fenomeno migratorio. “Con questa decisione – ha infatti concluso Marine Le Pen – Macron non può più fare credere a nessuno che auspica di porre fine all'immigrazione di massa e anarchica”.

Perché in Francia il fenomeno migratorio è così sentito

Le parole di Le Pen non vanno viste solo nell'ottica di una fisiologica contrapposizione tra capo di Stato e capo dell'opposizione. In questi giorni di immigrazione in Francia si sta parlando parecchio per via dell'episodio dello scorso 14 ottobre, in cui una ragazzina di 12 anni di nome Lola è stata uccisa in un sobborgo di Parigi da una donna di 24 anni algerina senza permesso di soggiorno.

Da quel momento la politica transalpina si è interrogata su come poter tornare a far rispettare la legalità in ambito migratorio, espellendo chi è senza titoli per rimanere e controllando la situazione tra il gran numero di migranti irregolari presenti in territorio francese.

Le opposizioni di destra hanno fatto sentire la loro voce, invocando nuove norme e controlli più serrati da parte delle forze dell'ordine. Il governo centrista, il quale non ha la maggioranza in parlamento, ha così presentato proprio nei giorni scorsi un piano che prevede un giro di vite contro gli irregolari.Se dovessi riassumere la legge – ha dichiarato il ministro dell’Interno, Gerald Darmanin, nel presentare le nuove normative – direi che ora dobbiamo essere cattivi con i cattivi e gentili con i buoni”.

L'annunciata accoglienza quindi di migranti originariamente destinati a sbarcare in Italia, ha contribuito a sollevar un polverone di polemiche e accuse a cui ora Macron è chiamato a far fronte. Non è un caso che proprio il ministro Darmanin è dovuto intervenire annunciando dure ritorsioni contro Roma.

La Francia – ha dichiarato il titolare del ministero dell'Interno francese – accoglierà a titolo eccezionale la nave Ocean Viking respinta dall'Italia e solo un terzo dei passeggeri saranno "rilocalizzati" in Francia.

A fronte della scelta incomprensibile dell'Italia, la Francia ha sospeso l'accoglimento di 3.500 rifugiati al momento in Italia”. Un po' come dire, per l'appunto, che la decisione su Ocean Viking non sarà replicata e Parigi è pronta a intervenire duramente contro il governo di Meloni.

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