"Ripuliremo New York". Trump lancia la maxi retata anti-migranti nel Bronx

Il nuovo corso dell'amministrazione Trump colpisce le aree più difficili della Grande Mela

"Ripuliremo New York". Trump lancia la maxi retata anti-migranti nel Bronx
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La scure della nuova amministrazione Trump colpisce New York, ben lontano dal tanto vituperato confine meridionale. Kristi Noem, prescelta nel ruolo di segretario alla sicurezza interna, si è unità alle autorità federali che all'alba hanno avviato un raid anti-clandestini nel Bronx.

Stando a quanto riferito da diverse agenzie, la divisione di New York della Drug Enforcement Administration ha dichiarato sui social media che una persona è stata arrestata con l'accusa di rapimento, aggressione e furto con scasso. "Stiamo facendo la cosa giusta, facendo esattamente ciò che il presidente Trump ha promesso al popolo americano: rendere le nostre strade sicure", ha scritto Noem sui social media . Fonti hanno riferito alla CBS News New York che le forze dell'ordine hanno visitato tre località nel Bronx, tra cui una in Ogden Avenue, dove un sospettato è stato arrestato nell'ambito di un'indagine penale, e una in Creston Avenue, dove un'altra persona è stata arrestata in base a un mandato amministrativo.

Noem ha pubblicato sui social le immagini di lei con indosso la divisa dell'agenzia federale del controllo al confine mentre partecipa ai blitz. "In diretta di notte da New York - ha scritto - io ci sono". "Noi - ha aggiunto - stiamo facendo esattamente ciò che il presidente Donald Trump ha promesso al popolo americano: rendere le nostre strade sicure". "Sacchi di immondizia come questo - ha commentato, indicando uno degli arrestati - verranno rimossi di continuo dalle nostre strade". Negli ultimi giorni è toccato anche a Chicago, Seattle, Atlanta, Boston, Los Angeles e New Orleans. "Vedrete i numeri degli arrestati crescere rapidamente - ha dichiarato Tom Homan, scelto da Trump per gestire le deportazioni - crescerà il numero a livello nazionale".

Nel frattempo, la Commissione notturna della Camera ha invitato i sindaci di New York City, Boston, Chicago e Denver a testimoniare davanti al Congresso sulle giurisdizioni-rifugio. In una lettera, il presidente James Comer ha criticato le politiche delle loro città definendole "fuorvianti", "ostruzionistiche" e "che ostacolano la capacità degli ufficiali federali delle forze dell'ordine di effettuare arresti sicuri". Il sindaco Adams ha chiarito che New York City è impegnata a lavorare con i partner federali per correggere il sistema. "Esamineremo la lettera e risponderemo di conseguenza", ha affermato l'ufficio del sindaco di New York City Eric Adams in risposta. L'udienza è prevista per l'11 febbraio. Il sindaco non ha ancora detto se sarà presente.

Noem è intervenuta a fianco degli agenti federali e delle forze dell'ordine intenti a catturare un "obiettivo di alta priorità" ricercato per rapimento, aggressione e furto con scasso. Era collegato al Tren de Aragua venezuelano. Gli agenti stavano cercando altri obiettivi nello stesso luogo. "L'US Immigration and Customs Enforcement, insieme ai partner federali tra cui l'FBI, l'ATF, la DEA, la CBP e l'US Marshals Service, ha iniziato oggi a condurre operazioni mirate potenziate a New York City per far rispettare la legge sull'immigrazione degli Stati Uniti e preservare la sicurezza pubblica e nazionale tenendo lontani dalle nostre comunità gli stranieri potenzialmente pericolosi e criminali", ha affermato un portavoce dell'ICE in una nota.

Gli arresti giornalieri dell'agenzia, che hanno raggiunto una media di 311 nell'anno conclusosi il 30 settembre, sono rimasti abbastanza stabili nei primi giorni

dopo l'insediamento di Trump, per poi aumentare drasticamente domenica a 956 e lunedì a 1.179. Se mantenuti, questi numeri segnerebbero la media giornaliera più alta da quando l'ICE ha iniziato a tenere i registri pubblici.

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