Donald Trump torna ad attaccare la rivale con parole offensive. L'ex presidente dice di essersi ''tenuto lontano dalla palude di Washington'', dove per la prima volta ha perso alle primarie repubblicane, battuto da Nikki Halley. Sul social network Truth l'ha definita ''un cervello di gallina che ha speso lì tutto il suo denaro, il suo tempo e i suoi sforzi''. Il tycoon ha poi annunciato: ''I veri risultati arriveranno al Super Tuesday''. A Washington, nel distretto di Columbia, Haley ha fatto registrare la sua prima vittoria, ottenendo il 62,8% dei voti, ovvero 1.274 voti, rispetto a Trump che si è fermato al 33,3% con 676 preferenze.
Vittoria assolutamente simbolica, tenuto conto che in palio c'era solo una manciata di delegati (19 dei 2.429 totali) del Grand Old Party. Trump, invece, è destinato a raccogliere diverse centinaia di delegati in più nelle gare del Super Tuesday in programma questo martedì, quando si voterà, contemporaneamente, in quindici stati e verranno assegnati 865 delegati, il 35,6% del totale. È l’appuntamento elettorale più importante nella stagione delle primarie. Probabilmente chiuderanno la corsa.
Ormai non ci sono più speranze per Haley. Come si spiega, dunque, il suo successo a Washington DC, che probabilmente sarà il primo e anche l'ultimo? Innanzitutto è avvenuto in uno dei luoghi dove più forte è la concentrazione di voti democratici. Gli elettori repubblicani registrati sono circa 23mila, su una popolazione di 680mila abitanti. Tra l'altro i repubblicani della capitale federale sono tra i più "moderati". In modo sprezzante Trump ha spiegato così la vittoria della sua sfidante: è sostenuta "dai lobbisti e dagli addetti ai lavori di Washington che vogliono proteggere il fallimentare status quo".
Nelle primarie repubblicane del 2016 Trump arrivò terzo con un misero 13,7%, dietro il senatore Marco Rubio (37,4%) e l'ex governatore dell'Ohio John Kasic (35,8%). Nel 2020 l’ex presidente vinse ma senza rivali.
Nelle presidenziali del 2020 Joe Biden vinse a Washington Dc con il 92,1% dei voti, contro il 5,4% a cui si fermò Trump.
Nel 2016, invece, il tycoon si fermò al 4,1% mentre Hillary Clinton si impose con il 90,5%. Il migliore risultato per i repubblicani fu il 21% preso da Richard Nixon nel 1972, quando fu rieletto alla Casa Bianca.
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