
Il 2024 è stato l’anno delle rivolte pro-Palestina – spesso pro-Hamas – nei campus americani. Atti di antisemitismo, aggressioni, violenze e minacce. Ma gli atenei che hanno adottato contromisure ora devono fare i conti con Donald Trump. "Verranno interrotti tutti i finanziamenti federali per qualsiasi college, scuola o università che permetta proteste illegali. Gli agitatori saranno imprigionati e/o rimandati permanentemente nel Paese da cui provengono. Gli studenti americani saranno espulsi definitivamente o, a seconda del reato, arrestati. Niente maschere!" l’annuncio del presidente americano in un post pubblicato su Truth. E i primi tagli chiamano in causa la Columbia University.
L’amministrazione a stelle e strisce ha annunciato di aver cancellato 400 milioni di dollari in sovvenzioni e contratti federali destinati alla celebre università newyorkese. La ministra dell’Istruzione Linda McMahon ha messo nel mirino l’ateneo Ivy League per la presunta mancata protezione degli studenti ebrei. Le sovvenzioni in questione provengono dal Department of Health and Human Services, dalla General Services Administration e dal ministero dell'Istruzione: “La Columbia ha abbandonato il suo obbligo nei confronti degli studenti ebrei che studiano nel suo campus".
Nella primavera del 2024 la Columbia fu teatro di violente dimostrazioni, replicate anche in altri atenei del Paese. E l’amministrazione Trump ha tenuto a precisare che si tratta solo del “primo round di azioni”. Una brutta botta per l’università, che solo nel 2024 ha ricevuto oltre 639 milioni di dollari in sovvenzioni dai NIH, un'agenzia del Department of Health and Human Services (HHS).
Un portavoce dell’ateneo ha tenuto a precisare che i vertici stanno passando in rassegna le sovvenzioni annullate e ha aggiunto che sono al lavoro "con il governo federale per ripristinarle". Il portavoce ha detto che Columbia "è impegnata nella lotta contro l'antisemitismo e per assicurare la sicurezza di tutti gli studenti, i professori e lo staff". Secondo quanto reso noto dal Wall Street Journal, la Columbia avrà un mese di tempo per rispondere al governo, condizione necessaria per ripristinare i contratti tagliati. Ricordiamo che l’ateneo deve ancora fare i conti con tre indagini federali riguardanti presunti episodi di antisemitismo registrati nel campus.
Ma non è tutto. L’amministrazione Trump non farà sconti nemmeno agli studenti accusati di antisemitismo. Come annunciato minacciato dal Segretario di Stato Marco Rubio, il Dipartimento di Stato Usa ha revocato il visto a un primo studente straniero coinvolto nelle proteste pro-Pal. Lo studente in questione è stato collegato alle dimostrazioni definite “pro-Hamas” e sarà dunque espulso dagli Usa dalla Immigration and Customs Enforcement. Tolleranza zero nei confronti di chi sostiene i terroristi, la linea del tycoon: “Coloroche sostengono organizzazioni terroristiche, tra cui Hamas, minacciano la nostra sicurezza nazionale.
Gli Stati Uniti avranno tolleranza zero per gli stranieri che sostengono i terroristi. I trasgressori della legge americana, compresi gli studenti internazionali, rischiano il diniego o la revoca del visto e l'espulsione”, quanto sottolineato ieri da Rubio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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