"Sarà un governo di interesse generale": Macron parla alla Nazione

Si aprono le consultazioni che seguono le dimissioni di Michel Barnier: Macron ora spera di nominare un nuovo primo ministro entro pochi giorni

"Sarà un governo di interesse generale": Macron parla alla Nazione
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Emmanuel Macron vuole un "governo di interesse generale": il che, in altre parole ripropone l'idea di governo di unità dietro la fallimentare scelta di Emmanuel Barnier. Nel suo discorso alla Nazione, il presidente francese ha precisato a chiare lettere due intenti: dare un governo alla Francia il prima possibile; ma soprattutto, nessuna intenzione di abbandonare la guida del Paese.

La legge speciale temporanea

"Darò istruzioni al primo ministro affinchè formi un governo di interesse generale. Lui dovrà svolgere le sue consultazioni e formare un governo compatto al vostro servizio", che sarà composto da tutte le forze politiche. "Mi aspetto pienamente che possa emergere una maggioranza per approvare il prossimo bilancio in Parlamento", ha detto. Prima di metà dicembre sarà presentata al Parlamento una legge speciale temporanea che consentirà, come prevede la Costituzione francese, la continuità dei servizi pubblici e la vita del Paese. "Applicherà le scelte del 2024 per il 2025 e mi aspetto pienamente che possa emergere una maggioranza per adottarlo in Parlamento", tuona le president.

Macron riceverà i capi dei gruppi parlamentari del Partito socialista, del campo presidenziale e del partito Les Republicains. Nella prima mattinata, il capo dello Stato riceverà i leader del suo campo (Renaissance, Modem, Horizons, ecc.). Poi, il leader dei deputati socialisti Boris Vallaud e il suo omologo del Senato Patrick Kanner, nonchè il leader del partito Olivier Faure. Nel primo pomeriggio sarà la volta dei leader di LR. France insoumise, Rassemblement national e gli Ecologisti non sono stati invitati in questa fase.

Dimissioni fuori discussione

Guardando agli ultimi mesi, è pronto a prendersi la responsabilità di un lungo processo che ha portato fino alla crisi: ossia la decisione presa a giugno, dopo le europee, di sciogliere l'Assemblea nazionale. "Non è stata compresa, è una mia responsabilità", ha ammesso Macron. Ora, dunque, nessun immobilismo sarà ammesso: non ce lo si può permettere, ha ammesso il capo dell'Eliseo che auspica di nominare un primo ministro che unisca le forze politiche nei prossimi giorni. Quanto alla crisi politica generata dalla mozione di censura respinge, tuttavia, ogni accusa: "Rn ha scelto il disordine", ha risposto lapidario alle mille accuse piovute nelle ultime ore.

"Nonostante le concessioni da lui fatte a tutti i gruppi parlamentari, è stato sfiduciato perchè estrema destra ed estrema sinistra si sono unite in un fronte anti-repubblicano" ha spiegato Macron attaccando l'opposizione ma anche i socialisti "forze che governavano fino a ieri la Francia che hanno scelto di aiutarli". Il presidente è sempre più stretto all'uscio: i sondaggi mostrano che metà dei francesi vorrebbero le sue dimissioni, ma è deciso di andare in fondo e soprattutto non vuole assumersi le "irresponsabilità" di altri. Difende e spiega la scelta di Barnier che "univa la più ampia maggioranza del Parlamento".

Il paragone con Notre Dame

Nel discorso ai suoi francesi il pesiero non è potuto non andare ai simbolismi legati a Notre Dame. Il paragone di Macron esorta a un progetto di governo "chiaro" come lo è stato quello per la cattedrale ricostruita dopo essere andata a fuoco cinque anni e mezzo fa. "Sabato, davanti al mondo intero, celebreremo la riapertura al pubblico di Notre Dame de Paris. E noi siamo riusciti in questo cantiere, che si pensava fosse impossibile", ha rivendicato Macron. "Perché c'era una direzione chiara, una volontà. Ognuno ha svolto un ruolo essenziale in una causa che era al di sopra di tutti noi - ha sottolineato il presidente - È la stessa cosa che dobbiamo fare per la nazione, avere una rotta chiara per la salute, la sicurezza, il clima. Una rotta chiara, con un Parlamento che possa trovare un compromesso.

Laddove ci sono divisioni, abbiamo bisogno di unità". Non va dimenticato che al grade evento sarà presente Donald Trump nel suo primo viaggio post-elettorale: a questo appuntamento Macron tiene moltissimo a presentarsi con le credenziali in ordine.

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